«Qui c'è un progetto straordinario, mettere insieme innovazione, tanti investimenti e generare opportunità di lavoro qualificato è proprio quello che serve al nostro territorio, quel che serve al Mezzogiorno». Lo ha detto la ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, in visita alla Masseria Fruttirossi, azienda agritech di Castellaneta Marina, nel Tarantino, che produce a 'chilometro zero' succhi di frutta, trasformando i prodotti delle attigue piantagioni, oltre 350 ettari coltivati prevalentemente a melograno, poi a goji, aronia e avocado. Una tappa che ha concluso una visita istituzionale compiuta anche in aziende agricole in provincia di Brindisi. "Qui c'è un punto di eccellenza - ha aggiunto, parlando nel Tarantino - è stato coniugato perfettamente il rispetto del territorio, la sostenibilità ambientale e la produzione di altissima qualità che incrocia il gusto dei consumatori. Questa è l’agricoltura che ho in mente». Bellanova è stata accolta dall’amministratore Michele De Lisi con i figli Dario e Davide, sales manager e production manager in azienda. «Quando parlo dei giovani in agricoltura - ha detto - parlo di questo, parlo di tanta innovazione, investimenti, personale altamente specializzato, parlo di tecnici, parlo di formazione che deve uscire anche dalle nostre Università oltre che dagli istituti e dalle scuole superiori. Noi dobbiamo reimpostare un’agricoltura che deve tenere insieme sostenibilità ambientale, sostenibilità economica e la creazione di posti di lavoro. Posti di lavoro - ha precisato - che vedano il rispetto della dignità delle persone di pari passo con la sostenibilità delle imprese. Se noi non garantiamo la sostenibilità economica non riusciamo a garantire la sostenibilità sociale e la sostenibilità ambientale».
(la visita a Masseria Fruttirossi)
«Con le risorse per l’agricoltura che attengono al Recovery Fund ci dedicheremo al sistema irriguo. Noi abbiamo bisogno di infrastrutturare il nostro Paese dal punto di vista irriguo e dobbiamo investire molto sui bacini di raccolta dell’acqua perché l’acqua è un bene preziosissimo ed è un bene esauribile». Lo ha sottolineato la ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova durante la sua visita alla "Masseria Fruttirossi» di Castellaneta Marina (Taranto). "Purtroppo - ha proseguito - in Italia si spreca molta acqua perché non c'è stata manutenzione, perché non ci sono strutture adeguate e l’acqua si disperde più che nei terreni, nel tragitto tra la fonte e l’arrivo nei terreni. E questa è una cosa che non possiamo più permetterci». «Le risorse che stiamo destinando - ha precisato - sono miliardi di euro, perché se questo è un settore strategico come io credo sia, bisogna dare tutti quegli strumenti perché i produttori, i trasformatori, possano avere il giusto rendimento per portare avanti le loro attività ed essere attrattivi - ha aggiunto - per i giovani e per le donne, soprattutto del mezzogiorno. L’agricoltura è un settore del futuro, da presentare alle nuove generazioni non come ritorno alla zappa ma come agricoltura 4.0 - ha detto - come meccanica di precisione, con tante innovazioni che necessitano di competenze».
NON ASSOCIARE IL POMODORO AL CAPORALATO - «Non esistono filiere sporche, spesso viene assimilato il pomodoro al caporalato e allo sfruttamento, ma è inaccettabile generalizzare». Così a Castellaneta (Taranto) la ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, oggi in visita istituzionale ad aziende agricole anche della provincia di Brindisi. "A Mesagne, nel Brindisino - ha precisato - ho visitato un’importante azienda,. Conserve Italia, che si occupa in quel sito di trasformare il pomodoro. Lì ho visto un’azienda dove ci sono oltre 500 persone, soprattutto donne, che lavorano con il rispetto della propria dignità e con un reddito dignitoso. C'è stata anche a Mesagne la capacità di investire sulla qualità di cercare nuovi mercati, di esportare all’estero e in quei Paesi dove viene apprezzato il prodotto made in Italy. Produrre con il rispetto delle norme della buona coltivazione un campo di pomodoro o un campo di melograno significa avere costi superiori e per sostenere questi costi bisogna vendere il prodotto in quei mercati dove ci sono consumatori che possono permettersi il costo del made in Italy». Per questa «ragione - ha aggiunto - sto investendo molto non solo sulle filiere italiane e sui contratti di filiera, per dare anche liquidità alle imprese, ma sto investendo anche sulle campagne di comunicazione nei Paesi esteri con presenze di rappresentanti del Ministero dell’Agricoltura che avranno l’esclusiva funzione di far conoscere i nostri prodotti».
(nella foto in apertura la Ministra Bellanova insieme al presidente di Conserve Italia, Maurizio Gardin, in visita a Mesagne)