«Molti produttori si stanno associando per fare causa a una nota azienda che produce un fitofarmaco antiperonosporico perché abbiamo speso tanti soldi per acquistarlo ma è del tutto inutile». Un imprenditore agricolo che ha una decina di ettari di vigneto tra Adelfia e Acquaviva si sfoga dopo le piogge che si sono abbattute in queste ore sulle nostre campagne. Al danno, derivante dall’acqua caduta in abbondanza, si aggiunge la beffa di avere fitofarmaci inservibili. «Sicuramente queste piogge provocheranno danni in maniera indiretta. In genere, la pioggia abbondante sui vigneti di uva da tavola provoca malattie fungine come la peronospora e l’oidio». I funghi sono parassiti della vite che si sviluppano a seguito di forti umidità. «Viene colpito dapprima l’acino e poi il peduncolo per l’oidio. La peronospora colpisce invece la vegetazione per prima. Nel momento in cui la vegetazione, come accade in questo periodo è abbastanza robusta, non è più facilmente attaccabile per cui va a colpire direttamente l’acino, il punto più debole e tenero della pianta». Poi l’agricoltore deve decidere come combattere queste malattie, con quali fitofarmaci, quando sono utili allo scopo. Le parassitosi già stanno colpendo le piante. «Anche chi non è un tecnico può rendersi conto di cosa sta accadendo. Si nota che l’apparato fogliare è di colore giallo perché è già stato attaccato». Il prodotto si deteriora, il raccolto è decimato con perdite economiche notevoli per un comparto già duramente colpito. È del resto un’annata molto umida per la presenza di piogge frequenti.
Intanto Coldiretti lancia l’allarme. «Sos frutta estiva e pomodori per grandinate e bombe d’acqua, temperature in caduta libera fino a 21 gradi». L’allarme dell’imprenditore non è isolato, dunque. Bombe d’acqua e grandine in una pazza estate con sbalzi termici repentini da oltre 40 gradi fino a 21 gradi, campi allagati e impraticabili, frutteti danneggiati, pomodori e frutta estiva in stress idrico. E’ il bilancio di Coldiretti Puglia che denuncia gli effetti disastrosi della tropicalizzazione del clima che nelle ultime 24 ore si è manifestata nuovamente in Puglia. «Meloni e carciofi appena trapiantati sono stati letteralmente spazzati via dalla consistente quantità di acqua caduta, con gravi danni ai pomodori e ai vigneti nell’area brindisina. Tra Brindisi e Lecce cadranno ancora fino a 200 millimetri di pioggia, con un brusco abbassamento delle temperature, con Monte Sant’Angelo nel foggiano che sarà la località più fredda di Puglia con 21 gradi di temperatura, mentre nell’agro di Terlizzi una violenta grandinata si è abbattuta sugli oliveti», dice Savino Muraglia, presidente di Coldiretti. Sono evidenti le conseguenze dei cambiamenti climatici, l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, come accaduto nei primi 6 mesi del 2020 dove l’inverno bollente ha lasciato il posto ad una primavera pazza e si sono succeduti numerosi eventi estremi, con 3 tornado di cui due in provincia di Bari e 1 in provincia di Lecce, 10 grandinate violente nel barese e sul Salento, 2 trombe d’aria nel barese e nel foggiano, frequenti nubifragi improvvisi, oltre alle nevicate di febbraio, le gravi gelate del 24 e 25 marzo scorsi e la violenta grandinata del 6 luglio scorso. «È un vero e proprio disastro per i pomodori, i carciofi e i meloni gialli, oltre che per i vigneti colpiti dalla grandine e soprattutto dai violenti nubifragi. Disastrosi gli effetti sui campi della tropicalizzazione del clima che azzera in pochi attimi gli sforzi degli agricoltori che perdono produzione e al contempo subiscono l’aumento dei costi a causa delle necessarie risemine, ulteriori lavorazioni, acquisto di piantine e sementi e utilizzo aggiuntivo di macchinari e carburante», insiste Filippo De Miccolis Angelini, presidente di Coldiretti Brindisi. «Le tempeste di piena estate confermano la tendenza alla tropicalizzazione che – continua la Coldiretti – si manifesta con una elevata frequenza di eventi estremi con manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi.
L’agricoltura – insiste la Coldiretti – è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con sfasamenti stagionali ed eventi estremi». Coldiretti precisa: «La grandine è la più temuta in questa fase stagionale per i danni irreversibili che provoca alle coltivazioni nei campi dove è in piena raccolta la frutta estiva e sta per iniziare la vendemmia con il rischio della perdita di un intero anno di lavoro. La pioggia è attesa per combattere la siccità nelle campagne ma per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti».