BARI - «Mi sento ancora una volta umiliato come militare e come uomo» . Lo scrive in un post su facebook Massimiliano Latorre, il marò che con il commilitone Salvatore Girone è al centro della querelle internazionale con l’India per il caso Enrica Lexie, con l’accusa di avere ucciso due pescatori indiani scambiati per pirati, al largo del Kerala, nel 2012. Latorre lamenta il fatto di essere ancora sottoposto alle prescrizioni stabilite dalla Corte suprema di Nuova Delhi, malgrado un mese fa la corte arbitrale dell’Aja abbia stabilito l'immunità funzionale dei due militari.
«Il 2 Luglio 2020 - scrive il fuciliere di Marina - la Corte Arbitrale dell’Aja si è espressa attribuendo l’immunità funzionale» ai due marò e «di fatto l’India non ha più alcuna autorità sugli stessi». «Bene - scrive Latorre - in realtà domani 5 agosto dovrò nuovamente recarmi presso i Carabinieri per apporre la firma sul registro e lo stesso sarà inviato alle autorità indiane, attestando di fatto di essere ancora sotto la loro giurisdizione e nonostante da oltre un mese la corte ha sancito l’illegittimità delle pretese dell’India e delle misure da essa adottate ordinandone decadenza immediata , di fatto restano in vigore questa e tutte le altre restrizioni».
Latorre aggiunge di essersi rivolto «alla parte politica per chiedere indicazioni sulla linea da tenere e stanco del silenzio e delle assenze, da parte di chi ha divulgato questa sentenza come una vittoria assoluta». «Quindi, domani, - conclude Latorre - essendo un militare ed avendo dato la mia parola, nuovamente eseguirò gli ordini, ma mi chiedo, per quanto altro tempo bisognerà sopportare queste gratuite ingiustizie?».
IL COMMENTO DI GIORGIA MELONI - «Dopo anni di ingiustizie, i nostri Marò ancora costretti a subire umiliazioni da parte dell’India. Condividendo le parole di Massimiliano Latorre, chiedo ufficialmente spiegazioni al governo italiano su quella che sarebbe una vergognosa e inaccettabile sottomissione alle autorità indiane». Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.