«No allo spezzatino tra Edisud e Mediterranea, e soprattutto mettere in campo le dovute accortezze perché il destino delle lavoratrici e dei lavoratori corra insieme al destino della testata Gazzetta del Mezzogiorno».
Lo ha voluto sottolineare stamane la ministra Teresa Bellanova nel corso dell’incontro promosso dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Andrea Martella e dal Dipartimento per l’Editoria presso Palazzo Chigi. Le società Mediterranea ed Edisud, rispettivamente proprietaria e editrice della testata, sono state dichiarate fallite dal Tribunale di Bari nei giorni scorsi per debiti per complessivi 50 milioni di euro e sono attualmente in esercizio provvisorio.
«Se questa vicenda - argomenta il ministro - rappresenta uno snodo fondamentale dell’informazione e soprattutto dell’informazione nel Mezzogiorno, come correttamente è stato rilevato nel corso del confronto lo è a maggior ragione fare di tutto perché il patrimonio di lavoro e competenze che la testata significa non vadano perduti. Le due società sono di fatto un tutt'uno: separarne il destino significherebbe ledere il diritto per i lavoratori a un futuro professionale in quella testata e privare la testata delle professionalità e competenze che la rendono un presidio rilevante dell’informazione nazionale e meridionale soprattutto».
«Naturalmente sarà importante il percorso che i curatori faranno e le determinazioni cui arriveranno i giudici delegati anche sulla base degli esiti dell’esercizio provvisorio. Per questo accolgo con grande interesse - conclude - quanto proprio i giornalisti della Gazzetta del Mezzogiorno hanno già affermato nelle scorse settimane parlando di azienda sana, evidentemente sottolineando come proprio chi nel corso degli anni avrebbe dovuto fare di tutto per impedire il tracollo di una testata gloriosa è venuto meno in modo colpevole a questa responsabilità enorme. Voltare pagina oggi significa fare affidamento agli asset intorno a cui costruire il futuro: testata e lavoratori».
L'incontro, organizzato dal Dipartimento per l’Editoria sul caso Gazzetta, è il secondo dopo quello del 28 maggio scorso. Presente la Fnsi con il segretario generale Raffaele Lorusso, le Assostampa di Puglia e di Basilicata e il cdr della Gazzetta intervenuto per presentare la cooperativa (anche su sollecitazione interessata del sottosegretario all’editoria, Martella). Per il governo hanno partecipato oltre lo stesso Martella e la ministra Bellanova, anche il ministro pugliese Boccia: tutti loro hanno dimostrato grande interesse e disponibilità nei confronti della neonata cooperativa dei giornalisti, e si sono dichiarati pronti ad accompagnare la coop nel percorso avviato.
Presenti all'incontro anche i segretari regionali di categoria di Cgil, Cisl e UIL e Ugl nonché la Rsu della compagine poligrafica del quotidiano pugliese. La Regione Basilicata ha partecipato con l’assessore Rosa e la Puglia con il presidente Emiliano che non ha preso la parola. Presenti e silenziosi anche gli esponenti di Fieg e industriali. Al meeting hanno preso parte anche i curatori fallimentari: a Roma, fisicamente, c’era Gabriele Zito per Edisud, in collegamento da Bari il prof. Castellano anche lui per Edisud e Rosario Marra, per Mediterranea. Assente la Merico, altra curatrice della concessionaria di pubblicità della Gazzetta.
UGL Carta e Stampa: "Bene i propositi del Governo. Ora concretizzare" - Al vertice ha preso parte il Segretario Nazionale dell’UGL Federazione Carta e Stampa Enzo Valente che ha così commentato: “Da parte nostra – spiega – c’è l’apprezzamento per l’intervento dell’esecutivo nazionale che sta mettendo in campo tutti i mezzi a disposizione per salvaguardare l’importante presidio di democrazia rappresentato dallo storico quotidiano della Gazzetta del Mezzogiorno presente in Puglia come in Basilicata.
Gli ultimi sviluppi sono senz’altro positivi e auspichiamo che ora si concretizzino tutte le ipotesi messe in campo. I giornalisti e i poligrafici del gruppo editoriale hanno già fatto enormi sacrifici accettando tagli agli stipendi, contributi e quote di tfr, ed ora lanciano la sfida della cooperativa per prendere le redini della testata tra le mani e condurla fuori dalle sabbie mobili. Occorre fare il possibile – conclude Valente – per premiare il loro coraggio. In ballo ci sono posti di lavoro e il futuro di un baluardo di democrazia”.
La nota dei sindacati Cigl Cisl e Uil -«Il sindacato ha dichiarato una netta opposizione ad eventuali operazioni di spezzatino sotto forma di outsourcing. Abbiamo poi ricordato - spiegano in una nota - ai curatori i crediti che avanzano i lavoratori poligrafici: retribuzioni di giugno 2019 e maggio 2019 e 2020, otto mesi di buoni pasto e infine il TFR sul Fondo Casella dal 2016 al 2019, abbiamo in seguito accolto in maniera positiva l’invito del Sottosegretario di consorziare le due cooperative, invito accolto anche dalla parte giornalistica». I sindacati comunque reputano positivo lo sforzo del Governo sul quinquennio mobile anche se avrebbero preferito come strumento la condizione Prè Fornero sulla 416/81. «Auspichiamo presto un incontro con i curatori - aggiungono - per definire in particolar modo le competenze salariali che i lavoratori continuano a non percepire. Il sottosegretario Martella si è dichiarato soddisfatto, sollecitando le parti ad una rapida chiusura, all’indomani della approvazione del Decreto “Rilancio” della vertenza Gazzetta del Mezzogiorno.
«Nei prossimi giorni- concludono i sindacati - vedrà la luce anche la coop dei poligrafici e - come sottolineato da Martella - ci auspichiamo che le due cooperative possano presto consociarsi. Vaticinata anche un'ipotesi di outsorcing per quanto riguarda la stampa del giornale».