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Lecce scalda «l’esorcista»: Calderoni l’anti-Diavolo

 
Antonio Calò

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Antonio Calò

Lecce, Calderoni

Il terzino sinistro mise a segno il 2-2 nella sfida d’andata a Milano

Martedì 16 Giugno 2020, 08:57

LECCE - In casa del Lecce è iniziato il conto alla rovescia in vista del match che, lunedì prossimo, alle 19,30, vedrà il team salentino ospitare il Milan. All’andata, nella sfida esterna con il «Diavolo», l’eroe del pareggio per 2-2 conquistato dai giallorossi è stato Marco Calderoni, 31 anni compiuti lo scorso 18 febbraio, terzino sinistro alla sua prima stagione vera in massima serie, dopo averla assaporata (una presenza) con la casacca del Palermo, nel marzo 2010.

Al Meazza, correva il 92’ e la formazione allenata da Fabio Liverani era sotto per 2-1. Si profilava la terza sconfitta di fila dopo quelle patite con la Roma (1-0), in casa, ed a Bergamo, con l’Atalanta (3-1). Ebbene, i tifosi del Lecce e lo stesso Calderoni rammentano molto bene come sono andate le cose perché hanno visto e rivisto più e più volte l’episodio. Jacopo Petriccione ha servito orizzontalmente il terzino di Latisana e lui, dopo avere portato avanti la sfera di un nulla, da 22 metri, si è coordinato ed ha lasciato partire un tiro micidiale, di mancino. La palla, come radiocomandata, è andata ad insaccarsi millimetricamente a fil di palo, alla sinistra di Gigio Donnarumma, proteso in un tuffo disperato. Una conclusione imprendibile, di rara potenza e di altrettanto rara precisione, un gol da cineteca del calcio.

Il 2-2 ottenuto con i rossoneri è stato in primo di quattro risultati utili di fila, in quanto il Lecce, in seguito, ha pareggiato per 1-1 con la Juventus, al Via del Mare, per 1-1 a Genoa, con la Sampdoria, e per 2-2 con il Sassuolo, tra le mura amiche.
Prima di fare centro contro i rossoneri, il difensore esterno giallorosso era già andato in rete sul terreno della Spal, complice la deviazione di un avversario.

Dopo la rete inflitta al «Diavolo», il giocatore friulano ha firmato un altro gol pesantissimo, nuovamente in pieno recupero, quello del pareggio per 2-2 interno centrato con il Cagliari, in rimonta dallo 0-2.

Non è azzardato dire che i centri realizzati da Calderoni contro il Milan ed il Cagliari incarnano alla perfezione lo spirito indomito di un gruppo che non molla mai, nel cui ambito, i singoli dimostrano sempre una tempra da lottatori.

Il mancino giallorosso, sempre pronto a scendere lungo la propria fascia di competenza per dare manforte anche nella fase offensiva, è stato una colonna del Lecce in B e si è confermato in A, collezionando 16 presenze nelle prime 17 giornate. Poi si è infortunato ed è stato out negli ultimi due match di andata e nei primi quattro di ritorno. Liverani lo ha impiegato nuovamente nel vittorioso «spareggio» casalingo con la Spal e poi lo ha inserito tra gli undici che, dal primo minuto, hanno duellato con la Roma e l’Atalanta, nelle ultime due gare disputate prima della sospensione del campionato dovuta alla pandemia.

L’incontro di andata con il Milan ha avuto un sapore del tutto particolare anche per altri due giallorossi, il difensore centrale Biagio Meccariello e l’attaccante Khouma Babacar. Il primo, frenato per tutta la fase iniziale della stagione da un infortunio, ha fatto il proprio esordio assoluto in serie A proprio al Meazza. Il secondo, contro i rossoneri, ha segnato il primo dei due gol sin qui firmati con la maglia del Lecce. Con i salentini sotto per 1-0, il senegalese ha voluto battere il rigore assegnato alla propria compagine per un mani in area di Andrea Conti, ma Donnarumma gli ha respinto il tiro. L’ex viola ha ripreso la palla ed è riuscito a spingerla in fondo al sacco, riequilibrando una prima volta le sorti della partita.

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