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Il Lecce va in laboratorio. Liverani cerca la duttilità

 
Antonio Calò

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Antonio Calò

Lecce calcio, ora è scattata l’operazione «tagli»

L’allenatore vuole una squadra pronta per ogni esigenza tattica

Sabato 06 Giugno 2020, 14:56

LECCE  - Ipotesi tattiche nuove, per il Lecce. Le sta valutando Liverani, per sua stessa ammissione, onde permettere al proprio team di mutare pelle da una gara all’altra o nell’arco dello stesso match, per avere più chance di salvezza, in vista delle ultime dodici giornate. Il trainer capitolino ha parlato di difesa a tre, ma anche di una nuova disposizione a centrocampo.

RETROGUARDIA A TRE

Al momento, non essendo disponibile Dell’Orco, che può ricoprire il ruolo di terzino o di centrale, qualora optasse per questo schieramento, Liverani dovrebbe puntare su Lucioni e Rossettini, sin qui titolari inamovibili, e su Paz, giunto a gennaio dal Bologna.

Ai lati dei tre centrali, con il compito di allinearsi in fase di non possesso e di salire in quella di possesso, sulla destra toccherebbe a Donati (che dovrà saltare la sfida con il Milan per squalifica) o a Rispoli, mentre sulla sinistra giostrerebbe Calderoni (con lo stesso Donati in alternativa, sino a quando recupererà Dell’Orco). Sulla mancina ci sarebbe anche Vera, ma il ragazzo dà scarse garanzie quando si tratta di contenere e pertanto, qualora dovesse essere impiegato, è più probabile che giochi in avanti.

Con il 3-5-2 o 5-3-2, Liverani avrebbe ampia scelta su chi gettare nella mischia nella zona nevralgica del campo, anche sulla scorta delle caratteristiche della rivale di turno. Così come, per il tandem d’attacco, potrebbe scegliere di abbinare fantasia e forza fisica-combattività oppure optare per una coppia tutta estro o magari per due punte entrambe più dotate sul piano della fisicità.

CENTROCAMPO A DUE

 Il Lecce potrebbe giocare con due mediani davanti alla difesa, con il compito di fare filtro e frenare gli avversari, ma anche di rilanciare l’azione della loro compagine, agendo a turno, onde evitare di dare punti di riferimento ai rivali deputati a pressare il portatore di palla. Ebbene, in una simile ipotesi, gli uomini maggiormente indiziati a ricoprire questo ruolo sarebbero Petriccione e Tachtsidis, con Deiola, sin qui schierato sia da mezzala che da centrale, in alternativa.
Qualora dovesse orientarsi verso il 4-2-3-1, Liverani deciderà se dare una impronta più offensiva o più difensiva al collettivo attraverso la scelta dei tre calciatori che agiranno alle spalle dell’unica punta (Lapadula o Babacar), tra i quali presumibilmente figurerà sempre almeno un trequartista, che agirà centralmente, in una posizione più vicina o più lontana a quella dell’attaccante centrale.

MODULO ABITUALE

Il Lecce ha nel 4-3-2-1 o 4-3-1-2 il modulo di riferimento. In questa caso, davanti al portiere Gabriel agirebbero i centrali Lucioni e Rossettini, con Donati o Rispoli a destra e Calderoni o lo stesso Donati a sinistra, con la mediana che avrebbe in Tachtsidis, Petriccione o Deiola il metronomo, accanto al quale graviterebbero due mezzali, ruolo che può essere ricoperto da Majer, Barak, Mancosu (e da Deiola se non verrà impiegato al centro, ma anche, in caso di necessità, da Petriccione). I tre interpreti offensivi (con due trequartisti ed una punta o viceversa) verrebbero scelti in base al tipo di partita.

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