«Del Decreto Xylella esistono due versioni: la prima (9 gennaio) che prevedeva in capo alla Regione Puglia la gestione del Piano e quindi delle risorse, come sarebbe stato logico e doveroso dal punto di vista delle competenze; la seconda, quella definitiva (29 gennaio) e approvata anche in Conferenza Stato-Regioni (dove la Puglia per altro è capofila dell’Agricoltura) che di fatto commissaria la Regione». Lo sottolinea in una nota l’europarlamentare Raffaele Fitto, co-presidente del gruppo Ecr-Fratelli D’Italia.
«Nel nuovo testo, infatti - spiega - la Puglia ha solo la possibilità di dare un parere, per altro facoltativo, sugli atti che saranno adottati solo ed unicamente dal Ministero dell’Agricoltura, sentito il Comitato di Sorveglianza dove, per altro la Regione Puglia ha solo 1 suo componente!».
Per Fitto, «il Governo, visti i precedenti, non si fida giustamente di Emiliano: d’altronde chi affiderebbe 300 milioni di euro a chi ha appena perso i soldi europei del Psr avendo pubblicato bandi completamente sbagliati che hanno provocato valanghe di ricorsi? A chi è il principale responsabile del disastro della xylella?».
«Ci aspettiamo - conclude - che Emiliano ci parli di tutto questo e del danno anche d’immagine per la Puglia piuttosto che rilasciare quotidianamente dichiarazioni esilaranti».