Anche la Procura federale di Manhattan «festeggia» la vigilia di San Nicola, ma ovviamente a modo suo. Ha fatto arrestare l’ex «direttore esecutivo» dell’Arcidiocesi greco-ortodossa di New York Jerome Dimitriou con l’accusa di essersi appropriato illecitamente di oltre 500mila dollari dell’istituzione ecclesiastica, che gestisce il fondo destinato alla costruzione della nuova chiesa di San Nicholas, opera per la quale il Comune di Bari donò 258mila euro (pari a circa 300mila dollari), consegnati ormai 17 anni fa dall’allora sindaco Simeone Di Cagno Abbrescia. Fondi prelevati dai bilanci comunali. Ne danno notizia vari «media» statunitensi, fra i quali il “Washington Post”, il “New York Times” e l’Associated Press.
L’arresto e l’incriminazione per frode di Dimitriou, liberato dietro pagamento di una cauzione di 150mila dollari, non è un fulmine a ciel sereno, in quanto risale ad un anno fa la notizia dell’apertura di un’inchiesta penale sul «caso» del tempietto in costruzione nel cuore della Grande Mela , ma è certo l’esito più eclatante del grosso scandalo finanziario all’interno dell’Arcidiocesi statunitense, evidentemente ancora non risolto, culminato alla fine del 2017, proprio in vista della festività di San Nicola, con il blocco dei lavori di completamento della chiesa dedicata al Vescovo di Myra, rimasti fermi a tutt’oggi, luogo di culto che la comunità locale ha inteso edificare poco lontano dal sito dove sorgeva l’antica San Nicholas, distrutta con le Torri Gemelle negli attentati terroristici dell’11 settembre 2001.
La grande emozione suscitata dalla strage di quel giorno e la «fratellanza» nei confronti dei newyorchesi nel comune culto di San Nicola spinse l’Amministrazione comunale di Bari alla donazione di una cifra che corrisponde, evidentemente, a più della metà della somma di cui l’ex direttore esecutivo dell’Arcidiocesi si sarebbe appropriato.
L’Arcidiocesi dalla primavera scorsa con il suo nuovo Metropolita Elpidophoros (52 anni, turco), si è lanciata in una nuova campagna pubblica per sollecitare nuove donazioni utili a completare la nuova chiesa intitolata a San Nicola nel cuore di Manhattan, il cui costo finale è stato ricalcolato «al ribasso» (sarà effetto del «black friday?») da una somma iniziale di 80 milioni a 50 milioni di dollari, una montagna di denaro dovuta alle finiture particolarmente impegnatice richieste dal progetto dell’archistar Santiago Calatrava.
Ora, se da un lato l’ex direttore Dimitriou rischia fino a 40 anni di carcere perché avrebbe speso quei soldi in viaggi suoi e della famiglia nonché in abbonamenti, acquisti, palestra e tanto altro (comunque si è già dichiarato innocente), l’Arcidiocesi ha commentato l’arresto-choc con un comunicato ufficiale nel quale dichiara che sin dal 2017 era a conoscenza delle «irregolarità finanziarie», sulle quali fece avviare accertamenti da due società di revisione, e che comunque dagli accertamenti condotti risulta che «la presunta appropriazione indebita di cui è accusato il signor Dimitriou non sembra essere correlata a San Nicholas».
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