La seduta del Consiglio regionale della Basilicata, che si stava svolgendo a Potenza, è stata sciolta per la mancanza del numero legale: il presidente dell’assemblea, Carmine Cicala, ha registrato la mancanza del numero necessario di consiglieri in aula nel corso della votazione sul rendiconto dell’Alsia.
All’inizio della seduta, Cicala ha ricordato le vittime del terremoto del 23 novembre 1980, e la giornata internazionale sulla violenza contro le donne. Successivamente, è iniziata la votazione sui singoli articoli del rendiconto dell’Alsia. Durante la votazione sull'intero testo, è stata registrata la mancanza del numero legale: i consiglieri di minoranza presenti hanno chiesto al presidente dell’assemblea di chiudere la votazione dopo il tempo previsto, o avrebbero abbandonato l'aula. Nell’ordine del giorno era anche prevista una relazione del presidente della Regione, Vito Bardi, sull'inizio delle attività estrattive della Total a Tempa Rossa.
Ha innescato una dura polemica fra centrodestra, centrosinistra e M5s lo scioglimento - per mancanza del numero legale - della riunione del consiglio regionale della Basilicata fissata per oggi a Potenza.
Secondo il centrodestra, la vicenda «insegna ai lucani due cose. La prima è che il senso di responsabilità che permane nella maggioranza non è condiviso delle opposizioni. La seconda vicenda è che il mal di pancia dei singoli non può essere scaricato sulla collettività, su questa maggioranza e sul governo regionale». Polemizzando con l’opposizione, accusata di preferire «più la politica del parlare rispetto a quella del fare», il centrodestra ha deciso una convocazione per domani pomeriggio, nell’intento di «ascoltare, se le avranno, le motivazioni per le quali hanno trascinato per anni, senza risolvere nulla, le tante emergenze del trasporto pubblico locale».
Secondo il centrosinistra, quanto avvenuto oggi in consiglio dimostra quanto «i problemi politici interni alla maggioranza di centrodestra siano ormai conclamati». Nel respingere le "ricostruzioni fantasiose che tentano di attribuire alle minoranze la responsabilità di non aver garantito il numero legale», il centrosinistra ha detto che «in appena otto mesi dal proprio insediamento, Bardi e compagnia hanno dimostrato di non avere minimamente a cuore le sorti dei lucani e non riescono neanche ad assicurare il normale svolgimento delle attività istituzionali, in Commissione ed in Consiglio regionale. In questo periodo abbiamo assistito solo al più becero accaparramento delle poltrone, alla affannosa ricerca di equilibri sulle postazioni, all’affidamento di incarichi importanti a parenti ed affini, a candidati non eletti e ad amici di cordata, applicando metodi aspramente criticati in passato».
Infine, secondo il M5s, «la maggioranza Bardi è in totale confusione. Le faide all’interno della maggioranza sono sempre più numerose». Secondo i pentastellati, i «dissidi» sono legati alla «mancata approvazione in quarta commissione delle modifiche alla legge regionale sul gioco d’azzardo patologico. Si accettano scommesse - è scritto in una nota - sugli equilibri futuri di questo governo regionale confuso e infelice. Ancora una volta le emergenze passano in secondo piano. Davvero imbarazzante assistere a questo spettacolo, il cambiamento rappresentato da questo centrodestra è solo di facciata, perlopiù malridotta».
In Puglia invece l’assemblea del Consiglio regionale, riunita per la votazione del «Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2018» e assestamento e variazioni al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2019 e pluriennale 2019-2021, è stata sospesa dal presidente del consiglio, Mario Loizzo, per assenza del numero legale.
Al momento di votare il primo articolo del Rendiconto in Aula erano presenti 23 consiglieri, mentre il numero minino è di 26. La seduta è cominciata con tre ore di ritardo.
Dopo 20 minuti di sospensione per assenza del numero legale in prima chiamata, è ricominciata l'assemblea del Consiglio regionale con la votazione dell’articolato relativo al «Rendiconto generale della Regione Puglia per l’esercizio finanziario 2018». Successivamente in consiglio regionale passerà alla votazione dell’assestamento e variazioni al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2019 e pluriennale 2019-2021. Attualmente in Aula sono presenti 37 consiglieri regionali, il numero legale minimo è di 26.