BARI - Il radon è un killer subdolo. È la prima causa di morte per cancro al polmone nei non fumatori ma sfugge ai nostri sensi giacché non ha odore, colore, sapore. Proprio per proteggere scolari, studenti e personale docente e non docente l’Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione Ambientale (Arpa) della Puglia conduce campagne di analisi semestrali negli istituti pugliesi facendo scattare, se necessario, l’intera procedura di bonifica prevista dalla legge (si veda altro articolo in questa pagina; ndr). Gli ultimi dati aggiornati sono disponibili da pochi giorni e analizzandoli si scopre che, purtroppo, sono state rilevate concentrazioni di veleni superiori alla soglia di legge nel Barese e a Taranto, con particolare intensità in una scuola di Gioia del Colle, livelli record in un’aula di Santeramo e negli uffici di presidenza di un istituto della città dei due mari.
SANTERAMO IN COLLE Nella scuola secondaria di I grado “San Giovanni Bosco”, in Piazza Mons. Nuzzi a Santeramo in Colle, il punto più pericoloso è l’Auditorium che sta a piano terra. Lì l’Arpa ha condotto rilevazioni (l’ultima è terminata a fine settembre) che hanno rivelato radon in quantità superiori ai limiti di legge (fissati a 300 Bq/m3) e nell’ordine di 578-580 Bq/m3 di concentrazione media annua.
Nel II circolo didattico San Francesco d’Assisi, plesso Balilla, scuola primaria, a Santeramo in Corso Tripoli, radon oltre norma nella palestra (412 Bq/m3). Stesso circolo didattico, plesso Montefreddo, scuola dell’infanzia (in via A. Nobel) oltre un’aula al piano seminterrato che supera i 1.000 Bq/m3, si segnala radon nei locali della mensa (661 e 695 Bq/m3). Stesso circolo didattico, plesso Quasimodo, scuola dell’infanzia in via Anna Frank, radon in due laboratori al piano seminterrato e nella palestra (valori tra 334 e 615 Bq/m3). Ma è nel plesso San Francesco d’Assisi della scuola primaria di via S. D. Savio del medesimo circolo didattico che si riscontrano i valori più alti di tutte le scuole pugliesi: una concentrazione media di 1.516 Bq/m3 in un’aula al piano rialzato, oltre che valori fuori norma nella sala riunioni (588 Bq/m3) e in un’altra aula al piano rialzato (391 Bq/m3).
Valori superiori a 300 ma inferiori a 400 in cinque aulee (tre al piano rialzato e due al primo piano) nella scuola primaria, plesso Umberto I di Piazza Di Vagno del I circolo didattico santermano Hero Paradiso. Ma i valori sono ancora peggiori nell’edificio di Piazza S. Gaspare del Bufalo di quel circolo didattico: in quattro aulee del piano rialzato rilevati dai 301 ai 519 Bq/m3 di radon e si arriva a 734 Bq/m3 nell’aula di Scienze. Concentrazione media annua fuori legge nella mensa della scuola dell’infanzia, plesso via Romita, del medesimo circolo didattico di Santeramo: 354 Bq/m3.
GIOIA DEL COLLE Nell’istituto comprensivo. Carano Mazzini di Piazza Umberto, a Gioia del Colle, valori medi annui di 318 Bq/m3 in una stanza al piano terreno. Ma è nel Plesso Villaggio Azzurro dell’I.C. Carano Mazzini, quello che si trova a Gioia del Colle in via Federico II di Svevia, che gli esperti dell’Arpa diretta dal dg Vito Bruno hanno riscontrato che i nove i locali a pianterreno presentano concentrazioni fuori legge. Si va da un minimo di 336 Bq/m3 fino ai 1.293 Bq/m3 di concentrazione media annua. I locali ospitano bambini di scuola dell’infanzia e scuola primaria e sono tra i fabbricati del 36° Stormo dell’Aeronautica militare ma in gestione al Comune. Sempre a Gioia, nella scuola Carano di via Giovanni XXIII una stanza al piano rialzato supera i livelli previsti (325 Bq/m3) mentre in un’altra che si trova al primo piano l’Arpa rileva che «il dosimetro radon del secondo semestre di misura non è stato ritrovato nel punto di monitoraggio stabilito», cioè qualcuno o qualcosa l’ha fatto spostare. Per questa ragione «è stato installato nuovamente il dosimetro radon» e «il monitoraggio annuale terminerà a giugno 2020». Stessa situazione in una stanza al pian terreno della scuola gioiese di via Eva, dove la rilevazione terminerà il prossimo dicembre.
A Gioia del Colle problemi anche nella scuola primaria San Filippo Neri di Piazza Carlo Alberto dalla Chiesa con sei stanze al piano terra che presentano concentrazioni che vanno da un minimo di 334 Bq/m3 a 980 Bq/m3 di concentrazione media annua di radon.
TARANTO Al liceo ginnasio statale “Aristosseno” di viale Virgilio, a Taranto, individuato un locale al piano rialzato che presenta un valore, seppur di poco, sopra la media ammessa (302 Bq/m3). Mentre all’istituto comprensivo Vico-De Carolis (plesso G. Deledda in via Grazia Deledda) a essere a rischio sono il laboratorio psicomotorio (546 Bq/m3) e la presidenza (ben 1.323 Bq/m3, il secondo dato peggiore di tutte le rilevazioni condotte dall’Arpa nelle scuole). Situazione più complicata nel plesso G.B. Vico dello stesso Istituto: in via SS Angeli Custodi nove aule a piano terra, due aule al primo piano, il laboratorio di robotica, due vani destinati ad aula multimediale, la presidenza, un ufficio a piano terra, presentano valori che vanno da un minimo di 306 Bq/m3 a 777 Bq/m3. Mentre in un’aula «il dosimetro del secondo semestre non è stato ritrovato nel punto di misura stabilito», riporta Arpa Puglia. Sempre nel medesimo Istituto ma nel plesso Ugo De Carolis, in via Archimede, a Taranto, sette aule a piano terra, un vano della segreteria e perfino la sala professori hanno - stando all’Arpa - radon in concentrazione media che varia tra i 329 e i 698 Bq/m3.
Al plesso Consiglio (via Vittorio Emanuele II) dell’istituto comprensivo Galileo Galilei i dati sono buoni anche se in un’aula e in un’aula sostegno «il dosimetro del secondo semestre non è stato ritrovato nel punto di misura stabilito». Stessa situazione al plesso Giusti del Galileo Galilei nella palestra.
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