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Bari, mercantile arenato: un motopontone aspirerà il carburante

 
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Bari, il mercantile arenato ha tre falle: allagata sala macchine. Rischio carburante

Fino a giovedì è prvesto mare mosso quindi le operazioni di scarico del combustibile non saranno possibili. Per ora nessun inquinamento

Lunedì 25 Febbraio 2019, 18:28

26 Febbraio 2019, 14:39

Sarà depositata oggi, o al massimo domani, al pm inquirente del Tribunale di Bari Larissa Catella l'informativa sul naufragio del mercantile turco arenatosi il 23 febbraio scorso a meno di 200 metri dalla spiaggia e spinto dalla mareggiata su uno dei frangiflutti che proteggono il lungomare di Bari. L’indagine - riferiscono fonti della Procura - è sempre a carico di ignoti e si ipotizza il reato di naufragio colposo in attesa che dall’informativa emerga una ricostruzione più chiara sulla dinamica di quanto è accaduto. Da chiarire è anche il ruolo e gli ordini dati all’equipaggio dal comandante della Efe Murat, Kucukyildiz Oral.
Il giorno del naufragio, il mare era in burrasca e la nave era in navigazione al largo di Bari. Il comandante avrebbe potuto entrare in porto, come suggerito dalla Capitaneria, ma avrebbe invece preferito proseguire la navigazione verso la Turchia, navigando probabilmente a poca distanza dalla costa, fino al momento in cui ha perso il controllo del mercantile.
Nello scafo della Efe Murat ci sono ora tre falle - che non interessano il serbatoio del carburante - e la sala macchine è allagata. Non vi sono sversamenti in mare di sostanze inquinanti e gli esperti ritengono che al momento non vi siano rischi in tal senso. L’intervento più urgente resta quello di svuotare il serbatoio del carburante e, visto l’allagamento, liberare dall’acqua che si è mescolata a olii combustibili, la sala macchine.

Si ricorrerà a un motopontone a scafo piatto per svuotare il mercantile turco Efe Murat (arenatosi a 200 metri dal lungomare di Bari) dal carburante contenuto nei serbatoi e dall’acqua di mare che ha allagato la sala macchine e che si è mischiata all’olio motore dopo l’apertura di tre falle nello scafo. Le operazioni cominceranno domattina alle ore 6, mentre da giovedì si avvierà lo svuotamento dal lato sinistro della nave. Operazioni per le quali, è stato stimato, occorreranno circa quattro giorni.
Stamattina c'è stata una riunione nella Capitaneria di Porto di Bari durante la quale i tecnici olandesi incaricati dall’armatore hanno presentato il piano di svuotamento del mercantile dal carburante, poi approvato, rispondendo alle domande dei componenti del comitato che ha vagliato la loro proposta in alternativa ad altre ipotizzate.
Intanto a Bari è giunto un rimorchiatore dalla Grecia funzionale al recupero della nave assieme a quello partito da Augusta. Quanto all’equipaggio a bordo del rimorchiatore intervenuto sabato scorso per cercare di disincagliare la Efe Murat e a sua volta arenatosi vicino alla nave, da terra viene fornito loro tutto il necessario e al momento non si registrano preoccupazioni di alcun tipo.

TRE FALLE - Ci sono tre falle, che non interessano il serbatoio del carburante, nello scafo del mercantile turco arenato da sabato scorso a meno di 200 metri dalla spiaggia e spinto dalla mareggiata su uno dei frangiflutti che proteggono il litorale cittadino. E’ quanto accertato nel corso dell’ispezione che è stata fatta oggi a bordo del cargo da uomini della Guardia costiera, vigili del fuoco e dagli esperti olandesi giunti in Italia per conto dell’armatore turco. E' anche emerso che a causa delle falle, la sala macchine è allagata. L’elicottero della Guardia costiera ha fatto diverse ricognizioni accertando che non vi sono sversamenti in mare di sostanze inquinanti e gli esperti ritengono che al momento non vi siano rischi in tal senso. Dal punto di vista strutturale, secondo gli esperti, la nave non presenta rischi immediati per la tenuta strutturale. E’ adagiata su un fondale sabbioso e inclinata sulla fiancata sinistra.

L’intervento più urgente resta quello di svuotare il serbatoio del carburante e, visto l’allagamento, liberare dall’acqua che si è mescolata a olii combustibili, la sala macchine.

Nel corso di una ulteriore riunione che si è tenuta nel pomeriggio in Capitaneria di porto sono state esaminate le opzioni per intervenire. La prima prevede di pompare il gasolio e portarlo con lunghe manichette in serbatoi posizionati sulla spiaggia, l’altra di posizionare un mezzo nautico con una cisterna a ridosso della nave e pompare il carburante al suo interno. In ogni caso, per entrambe le opzioni, bisognerà aspettare il miglioramento delle condizioni meteomarine: secondo le previsioni, il vento resterà forte fino a giovedì e poi ci dovrebbe essere un miglioramento. Entro domattina l’armatore dovrà presentare un piano concentrato esclusivamente sulle operazioni di svuotamento degli oli combustibili e dei liquidi che sarà esaminato per avere l’approvazione da tecnici Arpa, Protezione civile e della Capitaneria di porto. Domattina, inoltre, i tecnici olandesi incaricati dall’armatore faranno un nuovo sopralluogo a bordo.

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