C'è una città nel cuore della città che si chiama Stazione Centrale. Un luogo popolato da migliaia di persone che, come in ogni città, ha al suo interno mille contraddizioni e un quotidiano fatto di viaggiatori assorti nei loro pensieri, di pendolari ansimanti e accaldati in corsa per non perdere l’ultimo treno, ma anche di piccole e grandi miserie, drammi familiari, reati consumati nella indifferenza di chi vi assiste, povertà, emarginazione, smarrimento e dolore. C’è una umanità sofferente, che vaga senza meta come i due adolescenti, una ragazza di 16 anni, di Bari e un ragazzo di 15 di Tricase, in fuga verso il nulla. La giovane era andata via di casa sbattendo la porta, perché sentirsi incompresi e pensare di poter risolvere tutto fuggendo è un attimo. I genitori non riuscendo ad avere più sue notizie, disperati ne avevano denunciato l’allontanamento il giorno prima. Gli agenti del Compartimento Polizia Ferroviaria per la Puglia, la Basilicata ed il Molise l’hanno trovata dopo 36 ore dalla «scomparsa». Vagava nella Stazione Centrale di Bari, incerta sul treno da prendere per continuare il suo viaggio verso una meta che non aveva ancora individuato. L’hanno avvicinata, cercando di tranquillizzarla. «Non preoccuparti - le hanno spiegato - a tutti è capitato di avere dei problemi con i propri genitori, vedrai che le cose si mettono a posto». La ragazzina è tornata a casa e forse le cose andranno veramente meglio.
Ha una storia più tormentata il quindicenne fermato nella sala di attesa, mentre cercava di orientarsi nel frenetico andirivieni di gente in continuo movimento. Si era volontariamente allontanato da una Comunità di Tricase alla quale lo aveva affidato il Tribunale per i minorenni. Non ha fatto storie, non ha cercato di sottrarsi al controllo, ha seguito gli agenti con quell’aria afflitta ma anche un po’ soddisfatta di chi viene a sapere che qualcuno tiene a lui, qualcuno si interessa al suo destino.
In entrambe le occasioni i minorenni sono stati avvicinati dagli agenti della Polfer di Bari con molta accortezza per evitare reazioni inconsulte. Anche per questa «missione» i poliziotti studiano e si preparano.
Non è sempre facile sapere cosa dire, come comportarsi, soprattutto quando ad avere bisogno di aiuto sono due uomini adulti, tra di loro fratelli, affetti da problemi psichici, sfuggiti al controllo della loro tutrice. Dopo aver vagato tra via Sparano, piazza Umberto e piazza Moro, si sono fermati in stazione. Storditi dal caos, sovraeccitati, hanno preso a provocare chiunque finiva nei loro paraggi, creando scompiglio e più di qualche apprensione. Gli uomini e le donne della Polfer con tutte le cautele necessarie sono riusciti a contenere la loro aggressività e a tranquillizzarli, riportandoli sotto la tutela della tutrice. Infine, i poliziotti sono riusciti a trovare una giusta collocazione ad un anziano senza fissa dimora che solitamente sostava nella stazione ferroviaria di Barletta con qualche puntatina in quella di Bari. L’uomo, dopo un’opera di mediazione svolta con il concorso degli operatori del Posto di polizia ferroviaria di Barletta, ha accettato l’ospitalità di una struttura specializzata messa a disposizione da enti assistenziali e sanitari e dalle amministrazioni comunali di Barletta e Serracapriola, nella provincia di Foggia, suo comune di origine. C’è un esercito di disperati che continua a crescere di numero, quelli che comunemente chiamiamo barboni o clochard. Non hanno un luogo dove stare, hanno perso il lavoro oppure si sono separati dal coniuge o dai figli e hanno scelto la solitudine delle strade. Molti cerano riparo in stazione.
In Italia vivono più di 50.000 persone senza fissa dimora; sono nell'85% dei casi di sesso maschile e con un'età media di 44 anni. Solo il 28% ha un lavoro e il livello di istruzione è generalmente basso, con appena un terzo che possiede il diploma di scuola media superiore. Sono in aumento i casi di povertà cronica: le persone che non hanno più una casa da oltre 4 anni sono quasi 11mila.
Nelle stazioni e sui treni, durante il 2018 la Polfer ha rintracciato ben 38 persone scomparse o allontanatisi dai loro nuclei famigliari, tra cui 27 minori. Nel corso dell’anno, in totale i poliziotti hanno tratto in arresto 70 persone, mentre 225 sono state quelle denunciate all’autorità giudiziaria per la commissione di reati vari.
Inoltre, 36 persone sono state segnalate all’autorità amministrativa, in particolare modo per l’uso di sostanze stupefacenti. Al riguardo, è stata sequestrata sostanza stupefacente per circa grammi 1.140, per lo più hashish e marijuana.