BARI - «Le politiche per la prevenzione del tumore alla mammella vanno potenziate. Bisognerebbe preoccuparsi di aggiornare le anagrafiche delle ASL, dal momento che ad oggi migliaia di lettere inviate per invitare le donne pugliesi ad effettuare gli screening mammografici gratuiti previsti dal programma regionale tornano indietro perché l'indirizzo è sbagliato; così come vanno implementate le Breast Unit, dato che sono tante quelle annunciate, ma pochissime quelle che funzionano». Lo dichiara il consigliere del M5S Mario Conca a margine del convegno sullo screening mammografico che si è tenuto nell’aula del Consiglio Regionale.
All’incontro, durante il quale si è parlato dell’importanza della cultura della prevenzione e del ruolo delle istituzioni sanitarie regionali sul come realizzarla al meglio, sono intervenuti il presidente del Consiglio regionale della Puglia, Mario Loizzo, il senologo Francesco Schittulli, e Rosanna D’antona, presidente di Europa Donna Italia, il movimento che rappresenta presso le istituzioni pubbliche i diritti delle donne nella prevenzione e cura del tumore al seno. «La Regione deve al più presto attuare - ha spiegato D’Antona - un sistema di coordinamento e monitoraggio che assicuri allo screening omogeneità ed efficienza in tutte le provincie Pugliesi».
«Importanti nodi di screening - ha assicurato il direttore generale dell’Agenzia regionale sanitaria, Giovanni Gorgoni - sono le 12 Breast Unit di riferimento. La Regione Puglia sta investendo».
«Le istituzioni - ha evidenziato Schittulli - devono investire partendo dalle scuole medie superiori, dove l'autopalpazione va insegnata. Sono cinque minuti al mese per le ragazze dai 18 anni in su, poi a partire dai 30 vista senologia ed ecografia ogni anno, ed a partire dai 40 mammografia. Oggi si possono scoprire tumori di pochi millimetri e la guaribilità è già salita ad oltre l’85 %». «La senologia - ha concluso Loizzo - è oggetto di particolare impegno ed è un esempio di buone pratiche. Le reti oncologiche ed ematologiche crescono, le breast unit si vanno consolidando, l'attività di screening preventivo procede».
Durante l’incontro sono state mostrate le immagini della Basilica di San Nicola 'tinta di rosa' per la Giornata europea per la salute del seno. Inoltre, è stato sottolineato che solo cinque minuti al mese con l’autopalpazione possono fare la differenza per il cancro al seno che, nel 2018, ha colpito 52.800 donne in tutta Italia.