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Gazzetta, appello di Fnsi e Cdr:
«Non spegnete la voce del Sud»

 
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Gazzetta, appello di Fnsi e Cdr: «Non spegnete la voce del Sud»

La conferenza a Roma

Incontro a Roma per auspicare soluzioni che non compromettano la vita della testata dopo il sequestro del pacchetto di maggioranza dell'editore siciliano

Giovedì 04 Ottobre 2018, 20:00

05 Ottobre 2018, 10:08

«Garantire il diritto all’informazione nelle comunità di Puglia e Basilicata salvaguardando lo storico ruolo della Gazzetta del Mezzogiorno». È l’appello lanciato oggi a Roma nella sede della Federazione nazionale della stampa italiana. All’incontro hanno partecipato il segretario nazionale della Fnsi Raffaele Lorusso, il presidente della Fnsi Beppe Giulietti, i presidenti delle Associazioni della stampa di Puglia e Basilicata e i Comitati di redazione della Gazzetta del Mezzogiorno e de La Sicilia. Dopo il decreto di confisca del tribunale di Catania nei confronti dell’editore Mario Ciancio Sanfilippo, che ha riguardato anche la maggioranza delle quote societarie de La Sicilia e della Edisud Spa, società editrice della Gazzetta, cresce la preoccupazione per il futuro dei due giornali e dei posti di lavoro.

«È un bene che la magistratura faccia luce su ogni zona d’ombra - ha premesso Lorusso - ma, nel rispetto degli inquirenti e del lavoro dei commissari giudiziari, auspichiamo che questa situazione di incertezza si risolva nel più breve tempo possibile per non pregiudicare l’esistenza delle testate. L’esigenza primaria è di salvaguardare non solo il capitale umano, ma i giornali in quanto tali, beni infungibili anche per il legame indissolubile con le comunità cui danno voce e che nessun altro potrà sostituire. Non possiamo accettare che si spengano voci nel Sud d’Italia, dove la presenza di giornali e imprese editoriali si conta sulle dita di una mano».

«Bisogna distinguere l’inchiesta giudiziaria, che vogliamo vada fino in fondo, dalla necessità di salvaguardare l’informazione e l’occupazione - ha sottolineato il presidente Giulietti - Chiediamo rispetto anche per le storie professionali dei colleghi che hanno sempre garantito un’informazione puntuale e libera».

«Ci auguriamo che i commissari assicurino non solo la continuità aziendale ma anche, se possibile, un rilancio del giornale», ha rimarcato Bepi Martellotta, presidente dell’Assostampa di Puglia. E ha puntualizzato: «Ci auguriamo che sulla Gazzetta, dopo quello della Fnsi, ci sia anche un interessamento della Federazione degli editori. Va tutelata la professionalità di oltre settanta redattori e della vasta rete di corrispondenti e collaboratori, sottopagati, impegnati nelle otto province di Puglia e Basilicata».

Umberto Avallone, presidente dell’Assostampa Basilicata, ha giudicato “una follia” la chiusura della redazione di Matera “decisa unilateralmente dall’editore proprio alla vigilia delle celebrazioni per la Capitale europea della cultura”.

Infine, il Cdr della Gazzetta, ribadendo la preoccupazione per la situazione, ha evidenziato i sacrifici, anche economici, sostenuti in questi anni, caratterizzati dal ricorso dell’editore a continui stati di crisi, prepensionamenti e ammortizzatori sociali. E ha sollecitato in tempi stretti un incontro con i commissari giudiziari «per esaminare tutti gli interventi utili a garantire l’uscita del giornale in edicola e salvaguardare i posti di lavoro».

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