NEW DELHI - La Corte Suprema indiana ha autorizzato ieri il fuciliere di Marina Massimiliano Latorre, che con Salvatore Girone è implicato in un incidente in cui nel 2012 hanno perso la vita due pescatori indiani, a sostituire le due persone che hanno depositato sei anni fa le garanzie bancarie a sostegno della concessione per loro della libertà provvisoria.
Nella sua istanza Latorre ha spiegato che i due cittadini del Kerala, Jyothy Kumar e Raj Mohan, vorrebbero rientrare in possesso del loro denaro (quasi 290.000 euro al cambio dell’epoca) e che saranno però immediatamente sostituiti da altri due indiani (Vishal Talwar e Vikas Talwar) disposti a depositare presso una banca di New Delhi la stessa somma.
Accogliendo la richiesta, scrive nella sua pagina online il quotidiano The Economic Times, il tribunale composto dai giudici L. Nageswara Rao e M. M. Shantanagoudar ha diramato una ordinanza in cui si dice fra l’altro che «le garanzie esistenti resteranno in vigore per due settimane. In questo periodo saranno versate le altre garanzie, e quando la banca comunicherà che esse sono state incassate, quelle appartenenti ai primi due garanti saranno restituite».
La libertà dietro cauzione di cui godono Latorre e Girone, in attesa che la Corte internazionale di Giustizia dell’Aja stabilisca chi fra India e Italia ha giurisdizione sul loro caso, è a tempo indeterminato, mentre le garanzie bancarie scadono e vengono rinnovate ogni due anni.
I due fucilieri di Marina sono da tempo in Italia e secondo gli esperti uno sviluppo significativo sulla loro vicenda non dovrebbe essere conosciuto prima della fine del 2018 o la primavera del 2019.