FOGGIA - Al policlinico di Foggia sono stati eseguiti i primi interventi per il trattamento della fibrillazione atriale, una forma frequente di aritmia possibile causa di ictus, guidati dall’intelligenza artificiale. Utilizzando questa tecnologia e gli algoritmi di deep learning, associati all’ecografia intracardiaca è stato possibile integrato con un sistema di mappaggio di ultima generazione, è stato possibile effettuare una ricostruzione tridimensionale rapida dell’anatomia del cuore e quindi una "navigazione" al suo interno anche senza l’utilizzo dei raggi x. Gli interventi hanno coinvolto la struttura semplice di Elettrofisiologia diretta da Pier Luigi Pellegrino e la Cardiologia universitaria diretta dal Natale Daniele Brunetti.
La tecnica permette di ridurre i tempi di esposizione ai raggi x e le complicanze durante gli interventi di ablazione delle aritmie cardiache. «Le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale - conferma Pellegrino - ci aiutano oggi rendere questa procedura più rapida, efficace e sicura rispetto al passato». «A causa del progressivo invecchiamento della popolazione - prosegue Brunetti - il numero di pazienti affetti da fibrillazione atriale è destinato a raddoppiare. L'intelligenza artificiale può essere d’aiuto anche nel diagnosticare precocemente l’aritmia da un semplice elettrocardiogramma». «L'alto livello di preparazione del personale medico e la continua implementazione di metodiche e tecnologie sempre più avanzate - conclude la direttrice generale facente funzioni, Elisabetta Esposito - collocano il policlinico di Foggia tra i centri di riferimento regionali per le ablazioni di aritmie cardiache, consentendo alla popolazione di ridurre il fenomeno della mobilità passiva verso altre regioni».