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Giornata vittime della strada, a Foggia esposti gli oggetti in possesso dei deceduti al momento dell'incidente

 
Redazione online

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Giornata vittime della strada, a Foggia la cerimonia con gli oggetti dei deceduti al momento dell'incidente

La cerimonia questo pomeriggio davanti alla lapide riportante le foto delle circa 80 vittime di incidenti stradali avvenuti in Capitanata dal 2018 ad oggi

Domenica 17 Novembre 2024, 19:30

FOGGIA - «Questo è un momento che tocca profondamente tutti noi e ci fa riflettere che la vita è un dono e bisogna rispettarla seguendo soprattutto le regole del codice della strada. È rivolto soprattutto ai giovani che guardando le foto dei loro coetanei comprendano che il loro sacrificio non sia stato vano». Lo ha detto Rosa Viggiano mamma di Antonio Pio Di Bari un giovane di 25 anni che nel 2017 perse la vita in un incidente stradale e promotrice del monumento eretto al quartiere cep a Foggia per ricordare le vittime di incidenti stradali del territorio. Ne ha parlato in occasione del momento di raccoglimento che si è svolto questo pomeriggio davanti alla lapide riportante le foto delle circa 80 vittime di incidenti stradali avvenuti nel territorio di Foggia dal 2018 ad oggi. L'iniziativa anticipa la giornata mondiale delle vittime della strada che si celebra ogni anno il 19 novembre ed è stata organizzata con il coinvolgimento della Cisl e delle mamme delle vittime, in particolare di Rosa Viggiano e Giulia Iacubella (madre di Ilaria Mirasole, la 18enne deceduta insieme al fidanzato Nicola Pio Di Lorenzo, il 9 luglio dell’anno scorso sulla tangenziale 673).

Davanti al monumento su un lenzuolo sono stati poggiati quelli che sono i simboli degli oggetti utilizzati dai giovani , alcuni dei quali (come un casco ed un orologio ndr) indossati dalle vittime al momento dei sinistri in cui hanno perso la vita. Tanti i presenti, soprattutto i genitori delle giovani vittime e la sindaca Maria Aida Episcopo con rappresentanti dell’amministrazione comunale. La benedizione al monumento è stata fatta dal parroco don Antonio Menichella che ha portato la vicinanza alle famiglie dell’arcivescovo monsignor Giorgio Ferretti. «Ogni volta sulla lapide rappresenta - continua Viggiano - una storia, un sogno spezzato, un futuro che avrebbe potuto essere. Loro continuano a vivere nei cuori di chi li ha amati tanto. Ogni anno con questa manifestazione li ricordiamo e ricordiamo quanto sia fondamentale il rispetto delle regole del codice stradale»

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