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Pronto soccorso policlinico Foggia, medici in prestito per coprire cento turni al mese

 
Pronto soccorso policlinico Foggia, medici in prestito per coprire cento turni al mese

Andrà così fino a settembre, definito un piano che dovrà garantire il servizio con gli attuali assetti fino a settembre, in agosto l'affluenza in aumento

Venerdì 14 Luglio 2023, 12:47

FOGGIA - Cento turni al mese al Pronto soccorso del policlinico saranno coperti da personale medico preso in prestito da altri reparti, la nuova organizzazione già annunciata da qualche tempo per far fronte alla penuria di medici ospedalieri è esecutiva da qualche giorno per quel che resta di luglio, agosto e settembre.

Mancano i medici in quello che è il settore nevralgico dell’assistenza ospedaliera in Capitanata, la direzione sanitaria è corsa ai ripari reclutando tutti i volontari che si sono resi disponibili a coprire i buchi lasciati nelle aree sguarnite. In totale sono «una trentina» i medici reclutati dagli altri reparti e che andranno a «soccorrere», è il caso di dirlo, il Pronto soccorso nei mesi tradizionalmente più caldi e non soltanto dal punto di vista meteorologico. In agosto, in particolare, l’affluenza al Pronto soccorso dei Riuniti diventa ancor più massiccia che nel periodo medio, tendenza confermata anche l’estate scorsa quando il pronto soccorso nel “Deu” era già operativo (aprì i battenti l’11 giugno).

La mancanza di personale è comunque un problema che la direzione generale del Policlinico confida di per affrontare per gradi con l’immissione in ruolo di nuovo personale. «Abbiamo quindici idonei venuti fuori dall’ultimo avviso pubblico - spiega il direttore generale Giuseppe Pasqualone - due di essi sono pronti a prendere servizio nei prossimi giorni. Ci aspettiamo qualche miglioramento della situazione strada facendo, occorre anche dire che la maggior parte dei medici che hanno risposto al nostro bando sono attualmente inquadrati nel servizio 118 e che probabilmente potranno essere inseriti nei turni al pronto soccorso soltanto dopo l’estate».

I medici in rinforzo intervengono su base volontaria, ovviamente tutti regolarmente remunerati. Il servizio così organizzato non dovrebbe subire contraccolpi, ma ovviamente ai Riuniti si fanno gli scongiuri considerata la precarietà degli equilibri in gioco.

CASO INFERMIERA - Ai Riuniti tiene banco anche il licenziamento di un’infermiera professionale, appena reintegrata dal giudice del lavoro del tribunale di Foggia dopo essere stata destinataria di un provvedimento disciplinare per una presunta assenza ingiustificata di 20 giorni. «L’infermiera si è rivolta all'organizzazione sindacale Fials, che oggi festeggia un'altra vittoria nell'ambito della tutela dei diritti dei lavoratori dei propri iscritti: le nostre immediate rimostranze - commenta il segretario Achille Capozzi - si sono concretizzate nel ricorso al Tribunale del lavoro presentate tramite il nostro legale di fiducia l'avvocato Bruno Colavita». Lapidario il commento di Pasqualone: «Faremo ricorso in appello, in punta di diritto ci sono anomalie. È un licenziamento particolarmente sofferto, ma non potremo fare altrimenti».

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