FOGGIA - Policlinico Riuniti contro il manager della sanità Vitangelo Dattoli, sembrava un assurdo fino a qualche tempo fa, tanto fosse incardinata la presenza dell'ex direttore generale all'interno dell'azienda ospedaliera che avrebbe dovuto rilanciare (e in parte stava accadendo fino all'arresto il 13 dicembre 2021). La richiesta di costituirsi parte civile, l'attuale direttore generale Giuseppe Pasqualone la motiva come un «atto dovuto» in relazione ai fatti contestati. Dattoli e altre cinque persone (Roberto e Valentina Pucillo rispettivamente amministratore unico e procuratrice della società di trasporto Alidaunia; Antonio Apicella cognato di Pucillo; Costantino Quartucci e Salvatore D'Agostino dipendenti ospedalieri dell'area di gestione) sono accusati di aver favorito l'Alidaunia nell'assegnazione dell'appalto per il trasporto aereo di organi ed equipe medica, gara bandita dal Policlinico Riuniti il 19 marzo 2019 con un impegno di spesa di 2,6 milioni estendibili a 4,6 milioni di euro in caso di proroga. L'Alidaunia tuttavia arrivò seconda per quell'appalto vinto dalla società Avio Nord.
Una vicenda che ha scosso l'opinione pubblica foggiana e i dipendenti ospedalieri, molti dei quali ancor oggi legati alla figura del supermanager voluto da Emiliano per rilanciare la sanità foggiana. Oggi Pasqualone, al termine di un percorso commissariale che dovrebbe chiudersi proprio in questi giorni (c'è il via libera della giunta alla direzione generale, mancano ancora alcuni adempimenti amministrativi) commenta con distacco quelle vicende che ne determinarono il suo arrivo a Foggia, dalla direzione generale dell'Asl di Brindisi. «Non entro nel merito della questione, da dirigente sanitario devo tuttavia rilevare che si è trattato di un appalto complesso che esula dalle competenze di un'azienda sanitaria». L'«atto dovuto» del Policlinico di Foggia porterà alla determinazione di un danno che l'azienda avrebbe subito (qualora l'accusa della Procura venisse confermata), che Pasqualone ipotizza in una somma vicina al «milione di euro». «Naturalmente sarà il giudice a determinare la somma, noi riteniamo che per il Policlinico di Foggia la vicenda giudiziaria abbia causato anche un danno d'immagine. A leggere le carte dell'inchiesta, la società sotto inchiesta (Alidaunia: ndr) risultava prima nell’offerta tecnica».
«Nessuna sorpresa da parte nostra, la costituzione di parte civile da parte del Policlinico Riuniti è un atto dovuto», la replica dell'avvocato Antonio La Scala, legale di Vitangelo Dattoli. «L'azienda sanitaria - aggiunge - è persona offesa in questa fase. Così come nessuna sorpresa riguardo la notizia secondo cui l'attuale direttore generale avrebbe notificato in Procura altri atti relativi alla gestione del dottor Dattoli: confido nell’assoluta trasparenza del mio assistito forte di una lunga e consolidata carriera alla guida di aziende ospedaliere. Siamo sicuri che la Procura di Foggia, sempre molto attenta sulla tematica della sanità foggiana, esaminerà con il consueto rigore tutta la documentazione acquisita». Il difensore di Dattoli preannuncia infine di aver chiesto «l'acquisizione delle intercettazioni ambientali (al pari di quanto fatto dall'accusa: ndr) e di altre telefonate».