FOGGIA - Undici persone sono state arrestate nel Foggiano in un servizio coordinato da polizia, carabinieri e guardia di finanza, disposto dalla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese dopo gli 11 attentati avvenuti in provincia dall’inizio dell’anno, tutti ancora senza alcun esito investigativo. A Foggia sono state arrestate due persone, un 41enne e un 51enne che dovevano espiare pene residue per estorsione ed usura rispettivamente di 3 anni e 8 mesi e 9 mesi di carcere.
Sequestrate anche 3 autovetture provento di furto, 15 centraline elettroniche per auto, 2 disturbatori di frequenza e 36 proiettili per pistola calibro 22. A Peschici è stato arresto in flagranza di reato un uomo, di 27 anni, per estorsione in danno di un commerciante che opera nel settore della gastronomia. L’indagato lo ha minacciato sia di morte e sia di incendiargli l’esercizio commerciale, per non pagare il conto delle proprie consumazioni.
Nel corso del blitz sono stati effettuati importanti sequestri: a Lesina 26 kg di prodotti ittici, in cattivo stato di conservazione; a Lucera circa 5mila artifizi pirotecnici illegali e circa 1100 mascherine, non conformi alla normativa di sicurezza. A Foggia sono stati anche sequestri 430 capi di abbigliamento intimo per neonati non sicuri. Ad Orta Nova sono stati scoperti 7 soggetti che fruivano illegalmente dell’accesso a piattaforme televisive a pagamento e nello stesso ambito le forze di polizia hanno sequestrato 600 dispositivi elettronici.
Questa operazione anti-criminalità avviene a meno di un mese del summit tenuto a Foggia dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, la quale nella Prefettura del capuoluogo dauno aveva lanciato il suo messaggio forte: «Lo Stato non può che far sentire la propria presenza con forza, anche mettendo risorse aggiuntive». A quell’incontro col capo degli Interni erano presenti il capo della Polizia-direttore generale della Pubblica Sicurezza, i comandanti generali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il Procuratore Nazionale Antimafia, i vertici della locale Procura della Repubblica e della Direzione distrettuale antimafia di Bari.