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Lucera, sindaco non parteciperà a manifestazione per gatto ucciso a bastonate: minacciato di morte

 
Redazione online

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Lucera, gatto randagio ucciso a colpi di scopa da negoziante: cercava riparo dalla pioggia

Tutolo nel mirino dopo l'annuncio che non parteciperà all'evento organizzato dagli animalisti dopo la morte del micio, sembra a causa delle bastonate di una negoziante

Domenica 22 Dicembre 2019, 11:58

16:48

«La pagherai molto cara. Incendiate anche lui, altrimenti mi organizzo con i calabresi. Mi auguro che il mostro mangi il panettone al gusto veleno e tu anche sindaco». Sono alcune delle minacce ricevute su Facebook dal sindaco di Lucera (Foggia) Antonio Tutolo al centro delle polemiche perché ha scelto di non partecipare alla manifestazione organizzata da associazioni animaliste dopo la morte di un gattino provocata - a dire dei volontari delle stesse associazioni - dalle bastonate inferte dalla titolare di un negozio del comune foggiano.

Protesta che dovrebbe tenersi il 27 dicembre lungo la via dove si trova l’attività commerciale della donna. Quest’ultima ha respinto ogni accusa ed avrebbe sporto una denuncia contro ignoti dopo aver ricevuto minacce.

Tutolo ha annunciato che è stato presentato un esposto per il decesso del gattino e che le «autorità preposte faranno quando previsto dalle leggi dello Stato». Subito dopo ha informato i cittadini, attraverso il proprio profilo Facebook, sostenendo che «non solo non parteciperò ma sono assolutamente contrario a questa manifestazione perché non abbiamo bisogno di istigare odio e violenza nei confronti di nessuno».

Stamattina il sindaco ha pubblicato alcuni screenshot di commenti violenti contro questa sua decisione. «Non importa se non parteciperai, verremo noi da te e vedi di farti trovare, balordo» - si legge -. Tutolo ha dichiarato che sporgerà «denuncia e sottolinea come sia giusto manifestare, ma è doveroso farlo civilmente. Gli animalisti veri amano gli esseri umani». Tutolo su Fb scrive: «Non fate paura a nessuno. Io vi auguro di vivere a lungo la vostra misera vita. È la punizione migliore. Imbecilli, questo siete».

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