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Olio di soia spacciato per extravergine: torna libero imprenditore foggiano

 
Redazione online

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olio d'oliva

Il blitz dei Nas portò all’arresto di 24 persone il 14 maggio nell'operazione Oro Giallo

Venerdì 31 Maggio 2019, 18:44

19:57

FOGGIA - Revocati gli arresti domiciliari per Luigi Martignetti, imprenditore di San Severo, nel Foggiano, coinvolto nell’inchiesta denominata «Oro Giallo», condotta dai Carabinieri - N.A.S. di Foggia e coordinata dalla Procura. L'inchiesta ha portato il 14 maggio scorso all’esecuzione di 24 misure cautelari nell’ambito di una indagine volta a contrastare fenomeni criminali operanti nella produzione e commercializzazione di oli extravergine di oliva sofisticato e contraffatto.

È quanto stabilito dalla III Sezione Penale del Tribunale del Riesame di Bari disponendo, con effetto immediato, la rimessione in libertà dell’imprenditore foggiano. I carabinieri del Nas hanno accertato l’esistenza di un’associazione per delinquere che gestiva il traffico di ingenti quantitativi di olio di semi di soia o di girasole sofisticato mediante l’aggiunta di clorofilla e beta carotene per renderlo simile all’olio extravergine. Prodotto che poi veniva venduto nel nord Italia e soprattutto in Germania.

«Il mio assistito - afferma il legale difensore Roberto De Rossi - imprenditore nella commercializzazione dei prodotti alimentari da oltre 40 anni, è sostanzialmente accusato di aver acquistato olio contraffatto da un altro indagato. Sono fermamente convinto di riuscire a provare l’innocenza del Martignetti nel giudizio di merito».

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