I bambini già lo sanno mentre i nonni… ora lo fanno!
Un tempo andato genitori responsabili provavano ad insegnare a bambini curiosi i primi rudimenti dell’educazione sessuale sotto lo sguardo perplesso, se non ostile, dei nonni. Ricordate i primi timidi approcci alla questione da parte di genitori consapevoli ma imbranati? «L’ape sugge il polline dal fiore e poi…»
Tempi preistorici. Ora non è più così. I bambini sanno già tutto e gli scenari attuali sono spesso sorprendenti. Mentre gli adolescenti vivono in stato di castità, l’età del terremoto ormonale si è riversata - udite, udite! - sulla terza età. Sissignore! Avete letto bene.
La terza età sembra l’età nella quale si vive con più frequenza e con più disinvoltura la pratica sessuale.
Tipica domanda del bimbo alla nonna: «Nonna, tu lo usi vero?! È importante per l’igiene». «Certo, piccolo mio, io lo compro e lo usa lui». E per chi non avesse compreso ancora di cosa parliamo, ebbene non parliamo del gelato. Tutte frasi ascoltate dal vivo qualche tempo fa sotto l’ombrellone nella canicola d’Agosto mentre il solleone rotola pigro sull’asfalto arroventato.
Ecco la grande novità di questi tempi! Il desiderio sessuale, sempre esistito anche se a volte latente, ora esplode nella terza età con effetti a volte inediti a volte involontariamente comici.
Mentre le adolescenti rinnovano improbabili voti di castità da educande in convento mentre scrollano in modo compulsivo i loro preziosi smart phone i nonni e le nonne vivono immersi in una perenne gioventù.
Nella cura spasmodica a tratti esagerata dell’aspetto fisico, dell’abbronzatura, dell’acconciatura i «diversamente giovani» hanno dalla loro tutta una serie di ritrovati medici d’eccellenza. Nuovi farmaci per nuovi traguardi. La ricerca scientifica ha mandato in soffitta la pillola blu, il vecchio Viagra che aveva acceso illusioni di gioventù a buon mercato, oggi lascia il posto a nuovi prodotti che garantiscono prestazioni sempre più spinte, sempre più veloci, sempre più «smart».
È cronaca recentissima la nonnina che accusa un persistente dolore al bacino. La causa lascia di stucco i figli non certo i nipoti che hanno già capito tutto. Non si tratta evidentemente di comunissima osteoporosi, tipica dell’età, bensì della caduta rovinosa dal divano nel tentativo, fallito, di sperimentare una ardita posizione del kamasutra.
Che dire? Di questi tempi le vie dei nonni sono infinite da quando nonni e nonne separati vivono una tumultuosa nuova giovinezza.
Sono i nipoti come sempre, dall’alto della loro inesauribile energia vitale ad aver capito tutto. Nonna come si chiama il tuo nuovo «boomer»? Vuoi il nome vero o il nome d’arte?!
I bambini già lo sanno, i nonni lo fanno mentre a scuola si sta ancora decidendo se insegnare o meno l’educazione sentimentale. Meglio tardi che mai!
