Mercoledì 22 Ottobre 2025 | 09:58

L'editoriale di Roberto Calpista: «Bimbi palestinesi o impepata? Dilemma estivo a Palazzo di città»

L'editoriale di Roberto Calpista: «Bimbi palestinesi o impepata? Dilemma estivo a Palazzo di città»

 
roberto calpista

Reporter:

roberto calpista

Bari, esposta la bandiera palestinese sulla facciata di Palazzo di Città

Bandiera palestinese su Palazzo di Città a Bari

Ufficiosamente viene il dubbio che quando si tratta di metter mano al portafogli prima dei bimbi di Gaza vengono quelli di Rosa Marina

Sabato 09 Agosto 2025, 12:01

Meno male che le temperature in questo scorcio di agosto, stravolgendo gli stravolgimenti climatici, si sono addolcite. Altrimenti si poteva temere il colpo di calore collettivo nel centrosininistra della maggioranza che - con l’ondulante appoggio dei 5Stelle -, da Palazzo di città regge le sorti baresi.

È accaduto che solo martedì scorso, il sindaco di Bari Vito Leccese, indossate le vesti da statista, ha donato le sacre chiavi di Bari a Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, accusata dagli Stati Uniti di antisemitismo e oggetto di sanzioni. Un atto simbolico che ovviamente non cambia di una virgola la drammatica situazione nella Striscia, e che è stato considerato «inopportuno» dalle pur sgangherate opposizioni al Comune.

Poi nel frattempo, in una città preda di risse, bottigliate di Peroni a spaccare la testa, parcheggiatori abusivi come picciotti di cosa nostra, rifiuti e polemiche, ecco che proprio gli sgangherati del centrodestra propongono una donazione libera, da parte di sindaco, assessori e consiglieri comunali da inviare, sotto forma di aiuti alimentari e medicine, alle martoriate popolazioni palestinesi.

A questo punto accade l’impensabile per una città notoriamente capace di risvegliare le coscienze: infatti tra i banchi di palazzo di città restano solo gli «sgangherati» di cui sopra e i colleghi del gruppo Laforgia e dei 5Stelle. Gli altri se ne vanno al bar, il numero legale per il voto viene meno e quelli di Gaza se la prendono in saccoccia. Ufficialmente - si difendono dalla maggioranza - il testo della proposta di legge, era «confuso». Ufficiosamente viene il dubbio che quando si tratta di metter mano al portafogli - tra caro ombrelloni e impepata di cozze dai costi proibitivi - prima dei bimbi di Gaza vengono quelli di Rosa Marina.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)