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Prezzi alle stelle in Italia, ma Bari e Potenza sono tra le città meno care

 
Gianpaolo Balsamo

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Gianpaolo Balsamo

Puglia, è crisi nel carrello della spesa

Meno quantità, ma anche prodotti selezionati per fare attenzione al portafoglio il diktat di questi primi mesi del 2023.

Giovedì 06 Aprile 2023, 07:00

09:26

L’inflazione continua a rallentare ma, nonostante tutto, al Nord come al Sud, ha inevitabilmente cambiato le abitudini degli italiani, e una delle trasformazioni più evidenti è sicuramente quella relativa alla spesa. Meno quantità, ma anche prodotti selezionati per fare attenzione al portafoglio il diktat di questi primi mesi del 2023.

L'Unione Nazionale Consumatori, intanto, sulla base degli ultimi dati sull’inflazione diffusi dall'Istat, ha stilato la classifica delle città e delle regioni più care d'Italia in termini di aumento del costo della vita. Fortunatamente la Puglia e la Basilicata, una volta tanto, risultano essere i territori più convenienti. Infatti, se il Trentino guida la classifica delle regioni con più rincari, con un'inflazione annua a +6,5% ed un aggravio medio a famiglia pari a 1761 euro su base annua e 2523 euro per una famiglia di 4 persone, tra le regioni più convenienti c’è invece la Puglia (+6,2% e 1179 euro).

Così come nella top ten delle città meno care d'Italia troviamo Potenza dove l'inflazione pari a +6,5% si traduce nella minor spesa aggiuntiva, equivalente, in media, a 1284 euro su base annua, che sale a 1398 euro per una famiglia di 3 persone. Al secondo posto Reggio Calabria. Sul gradino più basso del podio delle città più risparmiose, Catanzaro, Ancona, Campobasso e al sesto posto compare Bari con una inflazione pari a 9,5% ha una spesa supplementare pari a 1694 euro annui per una famiglia media, ma che arriva a 1997 euro per una da tre.

Peccato, però, che le rilevazioni dell’Istat vengono fatte in Puglia su un campione di Comuni molto limitato: solo su Bari e Brindisi. A evidenziare questa anomalia è Mauro Antonelli, responsabile dell’Ufficio studi dell’Unione Nazionale Consumatori che ha sollecitato sia il Ministero dello Sviluppo Economico che l’Istat affinché intervenisse anche presso la regione Puglia.

«A livello territoriale, al di là del fatto che il campione dei comuni che partecipano alla rilevazione dei prezzi sia comunque rappresentativo a fini statistici - scrivono - pensiamo sia molto importante, in un momento di inflazione così alta, che i consumatori e gli enti e le istituzioni locali sappiano l'inflazione della propria città, per scoprire ad esempio, come l'Unione Nazionale Consumatori ha spesso evidenziato, se vi sono dati anomali rispetto al dato medio della regione o dell'Italia che richiedono un intervento delle forze politiche locali e regionali, ad esempio aumentando la concorrenza in quel comune».

In tal senso la regione più danneggiata è la Puglia, dove, pur essendo l'ottava regione più popolosa d'Italia, solo Bari e Brindisi sono rilevate e mancano all'appello Taranto, al 19° posto come città più popolosa d'Italia, Foggia al 28° e Lecce al 51°.

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