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Attraversò l'Italia per tornare a Bari dal suo padrone: nel marzo del 1954 la favola di Fiorino

 
Redazione online

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Attraversò l'Italia per tornare a Bari dal suo padrone: nel marzo del 1954 la favola di Fiorino

Settantuno anni fa le pagine della Gazzetta raccontavano la storia del cagnolino che percorse 700 km per tornare a casa

Martedì 18 Marzo 2025, 16:03

BARI - Era il 17 marzo del 1954. La pagina 4 della Gazzetta del Mezzogiorno riportava una storia che, ancora oggi, la città di Bari ricorda con affetto: quella di Fiorino, il cagnolino che attraversò l'Italia per fare ritorno dal suo padrone barese, «guidato da una bussola di nome Amore», come recita la targa del parco a Japigia a lui intitolato. Il padrone era l'allora 50enne Francesco Paladino, un lustrascarpe abitante in Via Nicolai 423, che spendeva le sue giornate nella sua bottega nel centro di Bari in compagnia del suo Fiorino, un meticcio bianco a cui Paladino era affezionatissimo. Tre mesi prima, un camionista bolognese di passaggio nel capoluogo pugliese si avvicinò al lustrascarpe, e Fiorino gli piacque così tanto che chiese di acquistarlo. Paladino rifiutò, ma poi l'uomo lo invitò a prendere un caffè e gli infilò mille lire in tasca, una cifra non indifferente per l'epoca. E così, Fiorino cambiò padrone. Ma «la fedeltà dei cani non è una favola», come recitava l'articolo. Un mese prima il ritorno di Fiorino, un altro camionista riferì al lustrascarpe di aver visto la bestiola nei pressi di Foggia, ma lui non ci credette. E invece, in quel giorno di quasi primavera di 71 anni fa, la magia si compì davvero: mentre stava lavorando, Francesco Palladino vide che il suo cagnolino aveva fatto ritorno, «stanco, magro da far paura, il pelo lungo e sporco di fango». Aveva attraversato l'Italia intera, per 700 chilometri, per tornare dal suo amato padrone. Da quel momento, ovviamente, i due non si sono più separati. Oggi, oltre al parco a Japigia, a ricordare la sua storia una targa posta tra via Andrea da Bari e corso Vittorio Emanuele.

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