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Cucina italiana candidata all’Unesco: Al Bano e Mogol firmano l’inno «Vai Italia»

 
Redazione online

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Cucina italiana candidata all’Unesco: Al Bano e Mogol firmano l’inno «Vai Italia»

Il brano, presentato da Mara Venier a “Domenica In”, accompagnerà il percorso verso il riconoscimento del patrimonio culinario nazionale. Coinvolti anche i cori di Caivano e dell’Antoniano

Mercoledì 17 Settembre 2025, 17:29

Sarà una canzone firmata da Mogol e interpretata da Al Bano Carrisi a sostenere la candidatura della cucina italiana come patrimonio immateriale dell’umanità Unesco. Il brano, dal titolo Vai Italia, scritto su musica di Oscar Prudente e cantato insieme a cinquanta bambini del coro di Caivano (Napoli) e dell’Antoniano di Bologna, sarà presentato il 21 settembre durante la prima puntata di Domenica In, condotta da Mara Venier.

L’iniziativa è promossa dal Ministero della Cultura e da quello dell’Agricoltura, con la collaborazione dell’Antoniano di Bologna. Nella stessa giornata in tutta Italia si celebrerà il pranzo della domenica, con grandi tavolate nelle piazze a sostegno della candidatura, che sarà discussa a dicembre a Nuova Delhi.

«Dal punto di vista culinario il nostro Paese non è secondo a nessuno – ha dichiarato Al Bano –. Ai fornelli facciamo i fuochi pirotecnici». Il cantante pugliese ha ricordato i sapori della sua infanzia, dai legumi alle cicorielle, fino alle celebri polpette della madre Jolanda e ai minestroni del padre Carmelo, ai quali si ispira ancora oggi nelle sue produzioni enogastronomiche.

Il legame con la tradizione contadina di Cellino San Marco ha portato Carrisi a investire nelle sue terre, dando vita a una cantina che oggi esporta vini in tutto il mondo. «Promisi a mio padre che il primo vino avrebbe portato il suo nome – ha ricordato –. Così nacque il Don Carmelo. Produco anche un bianco che si chiama Felicità. Non poteva esserci titolo più adatto».

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