BARI - “Una voce limpida e dolente, come quella di Lina Al Bitar, ci dice con semplicità quanto sia insopportabile e indecente la guerra: proviamo ad ascoltarla, almeno per un attimo facciamo silenzio”. Con queste parole Nichi Vendola introduce il racconto autobiografico di Lina Al Bitar, una “libarese”, ovvero di una libanese che risiede in provincia di Bari da ormai tanti anni, si tratta del libro “Laila, figlia dei cedri e del mare” edito da Nuova Palomar. L'autrice presenterà il suo romanzo, da oggi nelle librerie, lunedì 31 marzo alle 19 nell'Hotel Federiciano di Valenzano (via G. Laterza 28) assieme a Luciana Dilella e all'editore di Nuova Palomar.
Il libro narra la storia di una donna che ha vissuto sulla propria pelle la guerra passata e presente di un Libano martoriato, e che ha voluto gridare al mondo il suo dolore ma anche la sua rinascita. Un viaggio intenso e commovente da percorrere insieme alla protagonista Laila che racconta, mescolando ricordo e riflessione, le varie sfide a cui è stata sottoposta durante la sua vita. Si esplorano temi universali come la violenza, l’esodo, la morte, la malattia, la discriminazione, l’appartenenza e la ricerca del sé. Con le donne e per le donne. Una testimonianza di resilienza, un messaggio di speranza, un racconto che parla a tutti coloro che hanno conosciuto il dolore e il desiderio di riconciliarsi con il passato, per poter costruire un futuro che sia veramente loro. Il racconto veicola diversi messaggi.
E' una testimonianza diretta sulla guerra e un invito a riflettere sul significato delle guerre e sulle loro brutture, e soprattutto sulla fortuna di essere nati e vissuti in Italia in un periodo di benessere. E' un percorso terapeutico di consapevolezza dei propri disagi, conflitti ed emozioni che porta ad una riconciliazione con la vita stessa per approdare alla rinascita. E' un omaggio alle donne che soffrono, vittime di violenza, con un forte messaggio di resilienza e di coraggio. Ed è anche un tributo dell’autrice libanese naturalizzata barese al paese dei Cedri, patrimonio dell’UNESCO, simbolo di resistenza menzionato nei libri sacri. Lina Al Bitar è ingegnere agronomo, funzionaria di un’organizzazione internazionale – CIHEAM Bari - e vive a Valenzano.