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Dal Salento Massimo Cannoletta in viaggio con le sue «Storie d'Italia»

 
Bianca Chiriatti

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Bianca Chiriatti

Dal Salento Massimo Cannoletta in viaggio con le sue «Storie d'Italia»

Il supercampione dell'Eredità, noto volto Rai, presenta il libro a Bari e Taranto

Domenica 27 Novembre 2022, 07:00

Dalla sua città natale, Acquarica di Lecce, al resto dello stivale, per raccontare segreti e personaggi che hanno fatto grande il nostro Paese: «Storie d’Italia» è il primo libro del salentino Massimo Cannoletta, divulgatore, viaggiatore e scrittore, volto noto dei programmi Rai, diventato famoso come supercampione del quiz «L’Eredità». Il volume è edito da Tea Libri e i fan potranno incontrare l’autore oggi, domenica 27 novembre alle 11 alla libreria Liberrima di Bari, e alle 17 alla libreria Ubik di Taranto.

Ha fatto due volte il giro del mondo, ma il libro parte dalla «sua» Acquarica
«Sono sempre partito per tornare, solo nel Salento ricarico le batterie, sto con la mia famiglia e i miei affetti. Non posso fare a meno di viaggiare, ma alla fine di qualunque itinerario c’è sempre il ritorno a casa»

Un viaggio come quello tra i personaggi di cui parla
«A ognuno è legato un aspetto della mia vita, un interesse, un sentimento. Dal bisnonno della prima storia di famiglia, che mi tocca da vicino, fino a Don Milani a cui è dedicato l’epilogo, per quanto li ho sentiti vicini mi sembra di averli conosciuti»

Da dove è nata l’esigenza di racchiudere una minima parte di tutto il suo sapere in queste pagine?
«Inizialmente avevo pensato a un diario di viaggio, con un itinerario da raccontare non come una guida turistica, ma come serie di storie e aneddoti. Purtroppo tra pandemia e impegni vari non sono riuscito a ritagliarmi i mesi necessari a realizzarlo. Ma come Emilio Salgari, di cui parlo nel libro, ci ha insegnato, “Si viaggia anche stando fermi”»

Ricorda il suo primo viaggio?
«Ho avuto la fortuna di crescere in una famiglia che mi ha fatto viaggiare fin da piccolissimo. Un ricordo molto nitido legato all’infanzia è il tuono delle cascate a Tivoli: eravamo in un hotel che si affacciava proprio lì, e quel rombo mi terrorizzò»

Come vive l’interesse che si è svegliato in questi ultimi anni nei confronti della Puglia?
«Ciò che mi fa piacere è che sta andando oltre i classici pilastri del turismo, spiagge, gastronomia, Taranta. Lentamente sta crescendo l’attenzione anche nei confronti dell’entroterra, dei paesi meno noti, dalla Daunia alle Murge, dal profondo Gargano al Salento: quando un amico in vacanza a Lecce mi chiede cosa può fare in mezza giornata libera, lo mando a Soleto, dove c’è un meraviglioso centro storico ricco di arte, con la chiesetta di Santo Stefano. C’è un gruppo di volontari che si danno da fare per diffondere tutta questa bellezza, è giusto renderla nota»

Dal volume sembra che il tema dell’accesso alla cultura e alla conoscenza per tutti le sia molto caro, è così?
«Ne parlo in diversi passaggi, quando faccio il ritratto di Elena Piscopia, la prima donna laureata secondo la tradizione, e ovviamente con Don Milani, che si è battuto tutta la vita per cercare di consentire l’istruzione ai ragazzi rifiutati dalla scuola pubblica. È stato toccante ascoltare la viva voce di Mileno, uno dei suoi allievi, il messaggio di lotta all’indifferenza, di alimentare la curiosità, è ancora oggi molto forte»

La sua estrema curiosità da dove ha radici?
«A scuola andavo bene, pur non essendo mai il primo della classe perché passavo i compiti agli altri. Nel tempo libero mi divertivo a leggere pagine a caso dell’enciclopedia, oggi spazio tra libri, siti, riviste, dando a tutte le fonti il giusto valore, tenendo sempre conto di chi scrive»

La curiosità della «Gazzetta» è invece quella di sapere se lei ha qualche hater, visto che tutti sembrano essersi appassionati al suo modo di divulgare e apparire in tv
«All’inizio della mia esperienza all’Eredità ne avevo molti di più, sostenevano avessi un copione, fossi raccomandato. Ora ne ho molti meno, essere stato così tanto sullo schermo in un periodo come quello del lockdown ha fatto affezionare tanta gente, a parte, appunto, i soliti “complottisti”»

Chi è oggi Massimo Cannoletta e cosa farà nel futuro prossimo?
«È una persona che non ha idea di ciò che farà il prossimo giugno. Fino ad allora ho più o meno l’agenda piena, poi non so, ma non mi spaventa, anzi non vedo l’ora di scoprire cosa succederà»

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