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Appropriazione indebita: l’ex moglie di Allegri rischia la condanna

 
Mimmo Mazza

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Mimmo Mazza

Massimiliano Allegri

Dopo la denuncia del tecnico difeso da un legale di Bari

Venerdì 30 Settembre 2022, 11:46

Arriverà il prossimo 8 novembre la sentenza per Claudia Ughi, ex moglie dell’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri finita sotto processo a seguito della querela - sporta tramite l’avvocato barese Pietro Gaetano Nacci Manara - del tecnico che accusa la donna di avere utilizzato per sé parte del denaro dell’assegno di mantenimento destinato al figlio 11 enne della coppia.

La ex compagna del tecnico bianconero è accusata di appropriazione indebita e violazione degli obblighi familiari. La querela è finita sul tavolo del pubblico ministero della Procura del capoluogo subalpino Davide Pretti, che ha coordinato le indagini della Guardia di Finanza. Una vicenda giudiziaria che ha avuto inizio dopo che Allegri, assistito dall’avvocato Nacci Manara, aveva presentato una querela nella quale sosteneva che la donna, con cui ha condiviso 13 anni di vita e da cui ha avuto un figlio, che ora ha 11 anni, avesse «distratto in tutto o in parte a fini personali» il denaro che invece era destinato, dopo la separazione, al mantenimento del bambino. In particolare per sé e per pagare le rette universitarie dell’altra figlia di Claudia Ughi, nata da una precedente relazione, che studia all’estero.

Seconda l’accusa ci sarebbero stati oltre 200mila euro di spese indebite su 600mila euro percepite dalla donna dalla fine della relazione. Nel luglio 2017, sempre a Torino, ma in sede civile, Allegri si era impegnato a versare 10mila euro al mese per il figlio, oltre alle spese mediche e della scuola. Ma due anni dopo, nel 2019, il mister è rimasto senza una squadra dopo il divorzio dalla Juventus alla fine di un ciclo vincente, sostituito dal collega Maurizio Sarri. Così nel gennaio 2021 l’allenatore ha chiesto al Tribunale di abbassare la cifra dell’assegno per il bambino a cinquemila euro. Inoltre, nel ricorso presentato ha accusato l’ex di utilizzare i soldi per altri scopi. Il Tribunale torinese ha rigettato la sua istanza per due volte. Ma Allegri non si è arreso e il 5 luglio 2021 ha denunciato l’ex. Le fiamme gialle così hanno acquisito gli estratti conto, le ricevute di pagamento e la documentazione sui movimenti bancari della Ughi.

Oltre alla retta universitaria per la figlia viene contestato anche l’acquisto avvenuto durante il lockdown di una casa a Livorno, dove vivono i nonni del bambino, e un investimento in titoli.

L’imputata ha chiesto e ottenuto di essere giudicata con il rito abbreviato, condizionato dal suo interrogatorio, avvenuto l’altro ieri dinanzi al gup Edmondo Pio. Il pubblico ministero Davide Pretti al termine della sua requisitoria ha chiesto una condanna a 1 anno e 2 mesi di reclusione, 800 euro di multa e la restituzione ad Allegri dei 210mila euro sotto sequestro, richieste alle quali si è allineato l’avvocato di parte civile Pietro Gaetano Nacci Manara che ha peraltro precisato di non richiedere ulteriori risarcimenti, né le spese legali.

Il prossimo 8 novembre discuteranno gli avvocati dell’imputata (Davide Steccanella del foro di Milano e Davico Bonino del foro di Torino), dopodiché il giudice entrerà in camera di consiglio per la sentenza.

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