BARI - Da oggi anche in Puglia non si potranno più fare gratuitamente in farmacia i tamponi di controllo e conferma della positività al Covid. Restano, però, garantiti gratuitamente dalle Asl e dai centri clinici privati convenzionati. Il dipartimento Salute ha emanato la circolare che stabilisce che da oggi i test Covid nelle farmacie, quelli prescritti dai medici, saranno a carico dei pazienti che, però, potranno rivolgersi alle Asl o agli ambulatori privati.
La Puglia era l’unica in Italia che, dopo il 31 dicembre 2021, continuava a garantire i tamponi gratuiti e ha speso, sino ad oggi, circa 13 milioni di euro per i tamponi gratuiti effettuati dalle farmacie.
Intanto gli over 80 che hanno ricevuto già il secondo booster (cioè la quarta dose) possono fare il terzo booster dopo 120 giorni dall’ultimo booster o dalla malattia. Questo quanto contenuto nell’aggiornamento di ministero della Salute, Consiglio superiore di Sanità (Css), Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e Istituto superiore di sanità (Iss) delle indicazioni sul richiamo con vaccini a RNA-bivalenti (contro Omicron BA.1 e BA.4 e BA.5) nell’ambito della campagna di vaccinazione anti Sars-CoV-2. La quinta dose è raccomandata per gli over 80, ospiti Rsa e over 60 fragili. Consigliata a tutti gli ultrasessantenni con il secondo richiamo.
Per tutti i vaccini anti-Sars-CoV-2/Covid-19 autorizzati in Italia «è possibile la somministrazione concomitante (o a qualsiasi distanza di tempo, prima o dopo) con altri vaccini, compresi i vaccini basati sull'impiego di patogeni vivi attenuati, con l’eccezione del vaccino contro il vaiolo delle scimmie (MVA-BN), per il quale resta ancora valida l’indicazione di una distanza di almeno 4 settimane (28 giorni) tra un vaccino e l’altro». Lo si legge nell’aggiornamento di ministero della Salute, Css, Aifa e Iss delle indicazioni sul richiamo con vaccini a mRna-bivalenti (contro Omicron BA.1, e BA.4/BA.5) nell’ambito della campagna di vaccinazione anti Sars-CoV-2. Si sottolinea inoltre «l'importanza di considerare la possibilità di co-somministrare il vaccino antinfluenzale e quello anti-Sars-CoV-2 nella preparazione e conduzione della campagna di vaccinazione contro il virus dell’influenza».