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Puglia, caos AstraZeneca: salta il 50% dei richiami

Puglia, caos AstraZeneca: salta il 50% dei richiami

 
Massimiliano Scagliarini

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Massimiliano Scagliarini

AstraZeneca in Puglia, Nas sequestrano 737 dosi nelle province di Bari e Bat

Emiliano: chi vuole potrà fare seconda dose senza cambiare vaccino

Martedì 15 Giugno 2021, 08:34

Bari - C’è chi ha protestato e ha chiesto di ricevere il previsto richiamo con AstraZeneca anche a dispetto delle nuove linee guida. E chi, atteso negli hub vaccinali, non si è proprio presentato. È capitato anche una volta su due, nella giornata di domenica: ed al netto delle decisioni d’impeto (chi ha scelto di andarsene al mare piuttosto che sottoporsi alla somministrazione) potrebbe essere questo l’effetto del caos comunicativo dell’ultima settimana. Ovvero una valanga di rinunce che hanno toccato il 50% delle prenotazioni.

La Puglia ha scelto di applicare fin dall’inizio il diktat del ministero della Salute. Ovvero di effettuare la vaccinazione «eterologa» per chi, sotto i 60 anni, ha fatto la prima dose con AstraZeneca: da sabato agli «under» viene infatti proposto (a 8-10 settimane dalla prima dose) il richiamo con un vaccino a mRna (Moderna o Pfizer). Parliamo, secondo i numeri della Regione, di circa 36mila persone. Poche rispetto alle circa 300mila che attendevano il richiamo, comunque non un numero tale da costringere le Asl a rivedere la scansione temporale. «Il generale Figliuolo - ha detto ieri a Bari il presidente Michele Emiliano - ci ha assicurato che, nonostante il cambio di strategia sulle seconde dosi AstraZeneca, il rifornimento di vaccino Pfizer e Moderna sarà comunque sufficiente anche per fare le seconde dosi così come è stato consigliato dal ministero della Salute».

Proprio in questi giorni, peraltro, la Asl di Bari (che pesa per un terzo di tutte le vaccinazioni pugliesi) aveva programmato la possibilità di anticipare i richiami con AstraZeneca. E - da quello che risulta sentendo i responsabili di diversi hub - le difficoltà sono state tante. C’è stato chi ha accettato di buon grado le nuove indicazioni contenute nel piano vaccinale. Ma c’è stato anche chi, non ancora sessantenne, ha preteso di farsi somministrare la seconda dose con AstraZeneca: ne sono nate lunghissime discussioni, concluse in alcuni casi con la concessione di quanto richiesto (il dato ufficiale dice che domenica in Puglia lo 0,2% dei richiami a persone sotto i 60 anni è stato effettuato con AstraZeneca, in tutto meno di una trentina di casi). Tanto che Emiliano, ieri, ha confermato questa possibilità: «Chi volesse fare la seconda dose sempre con Astrazeneca avrà questa possibilità, fermo restando che l’atto della vaccinazione è l’atto del singolo medico che valuterà caso per caso».
Ieri nel primo giorno di zona bianca (con l’eliminazione del coprifuoco, che però non fa venire meno il distanziamento né l’obbligo di mascherina) la Puglia ha superato quota 2,9 milioni di somministrazioni (2.908.265), ma soprattutto è stata superata quota un milione di pugliesi (un quarto degli abitanti) che ha completato il ciclo di vaccinazione. Resta un po’ di apprensione per la variante indiana dopo il focolaio di Brindisi («È stato strettamente monitorato, speriamo di aver individuato tutti i soggetti contagiati. La variante Delta ci preoccupa molto perché potrebbe essere meno sensibile ai vaccini e quindi potremmo non avere ad ottobre l’effetto favorevole dell’immunità di gregge», ha detto Emiliano). Sono invece 47 i contagi (su 3.405 tamponi) e due i decessi registrati ieri.

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