Domenica 12 Ottobre 2025 | 14:40

Bari prepara il piano calendario, l’«alleato»

 
Pierpaolo Paterno

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Pierpaolo Paterno

Bari prepara il piano calendario, l’«alleato»

Caserta cerca la vera svolta dopo la sosta a Reggio Emilia

Domenica 12 Ottobre 2025, 11:39

Sette giornate alle spalle e sette partite all’orizzonte. Iniziata il 24 agosto a Venezia, la prima tranche del campionato del Bari si concluderà sabato 29 novembre in quel di Empoli per la quattordicesima giornata di regular season. A quel punto, più di un quarto del cammino del torneo 25/26 sarà ormai nel cassetto.

Incastonato per comprendere se spiccare il volo o veleggiare a bassa quota, il percorso si intreccia a doppio filo con quello della Nazionale di Gattuso. Le soste per gli impegni dell’Italia, impegnata per la qualificazione ai prossimi Mondiali, sono già coincise con sabato 6 settembre e si ripeteranno questo 11 ottobre, il 15 novembre e sabato 28 marzo 2026. Anche l’interruzione invernale, programmata dal 27 e 28 dicembre al 9 gennaio 2026, metterà il Bari nelle condizioni di sfruttare ben tre turni al «San Nicola» sulle quattro sfide di dicembre inclusa la trasferta di Bolzano contro il Sudtirol. Capitolo, quest’ultimo, troppo distante nel tempo.

Calendario alla mano, nell’orizzonte immediato dei biancorossi si presentano i sette appuntamenti dei mesi di ottobre e novembre concentrati in cinque incontri ravvicinati dal 18 ottobre a venerdì 7 novembre (trasferta in casa dello Spezia attuale fanalino di coda con appena tre punti all’attivo), alla vigilia della pausa forzata per gli Azzurri ed in vista dei successivi test di fine novembre rispettivamente in casa contro il Frosinone e ad Empoli. Il punto di partenza di questo rush senza tregua, con appena tre gare al «San Nicola» e tutte il resto lontane da casa condite da due domeniche e due turni infrasettimanali, prenderà il via sabato 18 ottobre al «Mapei Stadium» di Reggio Emilia.

Di fronte, la Reggiana allenata dall’ex biancorosso Davide Dionigi (con la maglia dei Galletti segna quattro gol in ventuno presenze nel 2005) e coordinata dal giovane direttore sportivo barese Domenico Fracchiolla. Dirigente di origini conversanesi giunto in terra emiliana lo scorso 10 giugno per consolidare il progetto tecnico avviato da fine marzo dallo stesso Dionigi nella sua città natale. Undicesima forza del campionato di B con nove punti all’attivo, frutto di tre pareggi, due vittorie e altrettante sconfitte, la Reggiana che affronterà il Bari tra due weekend sarà galvanizzata dalla vittoria nel derby di Cesena dello scorso 4 ottobre ottenuta per giunta in rimonta grazie alle reti di Tavsan e Portanova. Un avversario scomodo per la formazione di Fabio Caserta il cui tragitto condotto sinora parla di una squadra complessivamente in salute. Ad eccezione delle sconfitte di Palermo e Bolzano, i granata portano in dote una partenza di tutto rispetto segnata da un successo robusto sull’Empoli e dai pareggi con Spezia, Catanzaro e a Castellammare. Vespe stabiesi che, ironia della sorte, chiuderanno il mini-ciclo barese del mese di ottobre nella serata (20,30) di mercoledì 29. Ennesimo incomodo di medio alta classifica, con una struttura tattica e tecnica ormai collaudata per la realtà cadetta. Oggi noni a più dieci (due vittorie, quattro pareggi ed un solo stop), i campani di Ignazio Abate - tecnico nato al sud ma cresciuto nell’alveo milanista sia come calciatore che come allenatore - rappresentano forse il cliente più ostico tra quelli che il Bari dovrà affrontare a stretto giro di posta. Terreno ispido sul quale i pugliesi ci hanno rimesso le penne in ben quattro dei sei precedenti (sommati ad un pareggio e ad una vittoria) di cui gli ultimi due consecutivi lo scorso 9 febbraio ed il 6 novembre del 2021.

Nel mezzo, la rimanente sfida al «San Nicola» programmata per domenica 26 ottobre (ore 17,15) al cospetto di un Mantova - sulla carta - più abbordabile sia della Reggiana che della Juve Stabia. I virgiliani attraversano una fase molto critica avendo accumulato sinora ben cinque sconfitte - di cui quattro in trasferta - ed un solo pareggio (quello recente a reti bianche del 4 ottobre ad Avellino). L’ultima ed unica vittoria in campionato risale al 2-1 del 30 agosto sul Pescara. Un ruolino di marcia che relega la squadra di Davide Possanzini sulla penultima poltrona della graduatoria col secondo peggiore attacco (5 gol all’attivo, comunque solo due in meno del Bari) e la seconda difesa più bucata della B (13 reti al passivo). Peggio hanno fatto solo Spezia, Pescara ed Empoli.

Reggiana, Mantova e Juve Stabia compongono quindi un trittico di trappole disseminate sull’itinerario di un Bari chiamato a fornire risposte convincenti sul piano del gioco e della personalità per non rischiare di farsi risucchiare pericolosamente nelle sabbie mobili di un campionato insidioso. Tre occasioni per riprendere quota e acquistare la credibilità perduta nel primo mese e mezzo di gare ufficiali. Sarà fondamentale rinverdire il bottino degli attuali sei punti soprattutto alla luce di un calendario che non concederà momenti di rilassamento sul piano del ritmo. Dopo la trasferta stabiese al «Menti» bisognerà fare i conti con i due faccia a faccia ravvicinati di domenica 2 e venerdì 7 novembre contro la mina vagante Cesena dell’ex Mignani (al momento è sesto con 11 tasselli all’attivo) e sul campo della cenerentola Spezia che - prima di incrociare il Bari - avrà la possibilità di risalire la china mettendo a frutto le potenzialità di un organico costruito per ben altri traguardi. A quel punto, proprio in concomitanza con la sosta di metà novembre, per Caserta e per il Bari ci sarà da tirare una linea dritta per comprendere se alzare l’asticella o stringere la cinghia con affaccio immediato sulle partite contro Frosinone ed Empoli.

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