CANDELA - Pur essendo una piccola realtà, il progetto Heraclea Candela prosegue il suo percorso: «Anche le cose piccole possono diventare grandi perché quello che conta sono le persone che portano avanti le idee». Così Gennaro Casillo, figlio di don Pasquale che fece grande il Foggia Calcio e cresciuto a «pane e pallone». Il presidente della nuova realtà calcistica che nella prossima stagione disputerà la Serie D, sembra avere le idee chiare, nonostante i corteggiamenti di tanti vecchi tifosi del Foggia Calcio che nel ricordo di quel bambino che seguiva il papà patron del Foggia di serie A, nutrono speranze e suggestioni, in questo momento difficile per la società rossonera del capoluogo.
Ma Gennaro Casillo sembra avere le idee chiare sul futuro della società granata e sulla bella realtà del piccolo paese dei monti dauni costruita in sodalizio con Giuseppe De Vitto, amico fraterno nella vita e socio negli affari. Sulla stessa lunghezza d’onda, infatti, è anche l’imprenditore candelese: «Questa promozione per la nostra cittadina è un motivo d’orgoglio, Candela merita di vivere da vicino la serie nazionale e questa avventura straordinaria: per la nostra piccola comunità la serie D equivale ad una serie A».
Casillo e De Vitto qualche anno fa hanno preso a cuore le sorti del calcio cittadino. «È una storia unica, solo tre anni fa sembrava un sogno irrealizzabile approdare in Serie D. Eravamo in pochi in Prima categoria - ricorda Casillo -; sugli spalti circa dieci persone, ora abbiamo riempito lo stadio e coinvolto tutto il territorio. Ancora oggi ci sembra di vivere una favola. Voglio ringraziare tutti coloro che ci sono stati vicino con Antonio De Vitto e la sua organizzazione societaria».
Una bella novella, una piccola favola dai colori granata, costruita sulla freschezza, sull’entusiasmo, sulla genuina incoscienza di due giovani imprenditori che hanno percorso ogni tappa puntando al massimo. L’Heraclea Candela semina lungimiranza e raccoglie risposte importanti dal territorio. Giuseppe De Vitto guarda già al futuro. «Qui c’è un progetto ben preciso, siamo pronti a lavorare in prospettiva. Ci sono i presupposti per fare bene in futuro, dobbiamo capitalizzare l’esperienza fatta fin qui e continuare a crescere con umiltà e passione per garantire continuità al nostro progetto, ma sono molto fiducioso. Ho la sensazione che possiamo continuare a costruire qualcosa di importante a Candela: la piazza, i nostri sponsor lo meritano, io ci credo».
E poi ancora Gennaro Casillo: «Abbiamo colto un risultato straordinario. Siamo fieri del nostro progetto. Qui contano i valori dello sport, in Serie D ce la giocheremo con le nostre forze, ma non faremo nessuna follia».
Un campionato, quello appena conquistato, partito tra mille difficoltà, per la matricola granata, piccola foggiana approdata in un torneo di società campane agguerrite. Prima Sergio di Corcia in panca, poi mister Carmine Turco ed infine dal 6 gennaio Francesco Farina. «Ha preso la squadra per mano, il suo lavoro si è visto subito», rimarcano i due. Ora sotto con una Serie D in cui ci saranno squadre dal grande blasone. «Dobbiamo continuare nel consolidamento societario con tanti amici sponsor pronti a supportare il nostro progetto. Faremo piccoli passi - continua Casillo -, mai più lunghi della gamba, consapevoli che c’è molto da imparare. Cercheremo subito un buon ambientamento nella serie nazionale, mettiamo in conto un fisiologico scotto da pagare, ma dobbiamo subito imparare a volare. Di nuovo, come in questi ultimi tre anni, anche nella categoria nazionale».
I due «ragazzi» sembrano avere le idee ben chiare e il progetto dell’Heraclea Candela sembra proiettato verso nuovi traguardi. Impensabile tutto questo solo tre anni fa. Tutto questo accade in una piccola cittadina della Capitanata...