Sabato 06 Settembre 2025 | 16:04

Bergossi manda in gol il nuovo Bari di Longo

 
pierpaolo paterno

Reporter:

pierpaolo paterno

Bergossi manda in gol il nuovo Bari di Longo

«Tre ottimi rinforzi. Che bella coppia Favilli-Bonfanti». L’ex idolo dei tifosi biancorossi, analizza la situazione attuale dei Galletti a pochi giorni dalla chiusura del calciomercato

Venerdì 07 Febbraio 2025, 14:05

BARI - Il Bari post mercato ai «raggi x di Alberto Bergossi». L’ex idolo dei tifosi biancorossi, otto gol da attaccante nel triennio dall’84 all’87, analizza la situazione attuale dei Galletti a pochi giorni dalla chiusura del calciomercato invernale.

Bergossi, attualmente come procuratore sportivo, è stato impegnato in questo mercato di gennaio?

«Faccio parte della Tmp Soccer, società di consulenza sportiva insieme a Manuel Montipò, Castellini, Fausto Pari e Tullio Tinti, quest’ultimo procuratore del neo biancorosso Bonfanti. Nei giorni scorsi, ho definito i passaggi del portiere Ravaglia alla Carrarese e dell’attaccante Vergani al Sud Tirol. Più altre operazioni minori».

Dal mercato di gennaio, a Bari sono arrivati un trequartista, un attaccante e un centrocampista. Forse occorreva anche un difensore. Mercato incompleto o va bene così?

«Sono del parere che meno cose si fanno a gennaio e meglio è. A meno che non ci sia uno spogliatoio spaccato. O situazioni gravi. Non mi sembra il caso del Bari che, tra l’altro, ho visto a Cesena. Una vittoria gettata alle ortiche. Non si può pareggiare una partita del genere. Bastava solo affondare il colpo con maggiore personalità di fronte ad un avversario alle corde».

Partiamo da Nicholas Bonfanti dal Pisa. Domenica ha segnato il primo gol in biancorosso contro il Frosinone. Con Favilli sembra comporre la coppia perfetta.

«Lo segue il mio collega Tullio Tinti. Per questo conosco molto bene il giocatore. Bonfanti mi piace molto, non ha ancora dimostrato il suo valore. È giovane, ma ha gamba e vede la porta. È cattivo il giusto. Con Favilli può trovarsi bene. Vi garantisco che è arrivato a Bari con grande entusiasmo e carico come una sveglia».

Quindi, Gaston Pereiro dal Genoa. L’anno scorso ha fatto cose egregie a Terni. Forse è un po’ incostante. Quanto e cosa potrà dare l’uruguaiano al Bari?

«È un giocatore che può fare innamorare i tifosi del Bari amanti del giocatore tecnico. Alle volte, è poco continuo anche nel corso della stessa partita. Deve trovare la posizione giusta in campo. Mi sembra più offensivo».

E, per finire, Giulio Maggiore. Mezzala, può essere impiegato all’occorrenza sotto la punta o davanti alla difesa. A Salerno si è un po’ perso giocando solo otto volte da titolare.

«Se trova l’ambiente e lo spirito giusto, Maggiore è forte per la B. Sulla carta, una scelta azzeccata del Bari. Sa fare più di un ruolo. E questo, per il calcio moderno, è molto importante».

Le cessioni invece?

«Sgarbi ha deluso le aspettative. Dopo Avellino, pensavo potesse fare grandi cose anche in B vista la grande prestanza fisica. Bari non è una piazza per tutti. A Castellammare potrebbe fare meglio, avendo meno pressioni. Anche Manzari voleva spaccare il mondo. Ha trovato molta concorrenza. La vera delusione è stato Sibilli. Anche l’atteggiamento, alle volte, mi sembrava un po’ sopra le righe».

Tra le concorrenti per i playoff, chi si è rinforzato di più e meglio? Il nome grosso è Joel Pojanpalo a Palermo dal Venezia. Ma anche Catanzaro, Cremonese e Juve Stabia si sono mosse in maniera decisa.

«Tolte Sassuolo, Pisa e Spezia, la Cremonese è la più forte. Farà un girone di ritorno importante. Idem il Palermo. Un gradino dietro, vedo Catanzaro e Juve Stabia».

Torniamo al Bari. Al tira e molla col Napoli per il trasferimento di Dorval in Campania. Soluzione praticamente rinviata a fine stagione. I tifosi l’hanno presa malissimo.

«Il giocatore si è messo in mostra e il Napoli, della stessa proprietà, gli ha messo gli occhi addosso. Dorval, che è un ragazzo intelligente, ce la metterà tutta per fare ancora meglio. Non tirerà indietro la gamba».

A proposito di Juve Stabia, possiamo dire che la matricola di Guido Pagliuca è la vera rivelazione del campionato? All’andata superò in scioltezza il Bari al San Nicola.

«Sono d’accordo. Conosco Pagliuca, allenatore molto caratteriale. Giocano bene, da squadra. Corrono tutti come folli. Un avversario pericoloso da affrontare».

Il tecnico stabiese utilizza di solito il 4-3-1-2. C’è una soluzione tattica migliore per affrontarlo?

«Non mi permetto di entrare nel merito tattico. Non faccio l’allenatore. Longo sa bene come contrastare la Juve Stabia».

In casa, le «vespe» hanno perso contro le dirette concorrenti ai playoff Spezia, Cremonese, Palermo. Però hanno fermato Pisa e Sassuolo. C’è poco da fidarsi.

«Per il Bari si prospetta una trasferta insidiosa, su un campo in erba sintetica e in uno stadio dove hai il fiato sul collo dei tifosi. Se si riuscisse a fare il colpo grosso, sarebbe un grande risultato».

L’osservato speciale sarà Andrea Adorante, quest’anno già con 9 gol all’attivo.

«Bisogna fare molta attenzione alle qualità di questo giocatore. Come a quelle dei suoi compagni. Per i campani è una partita importante e vorranno mettersi in evidenza».

A Castellammare di Stabia mancheranno Maita e Benali, cioè i perni del centrocampo di Longo. Come vede la coppia inedita Maiello-Maggiore?

«Maiello sa quello che deve fare e, conoscendo il mister, sa bene cosa Longo gli chiede. Spero che Maggiore si sia subito integrato nei meccanismi. Sa come muoversi. Non c’è molta scelta, del resto».

Il Bari è sesto. Ha 33 punti dopo 24 partite con 7 vittorie, 12 pareggi e 5 sconfitte. Cosa le suggerisce questo ruolino di marcia?

«In generale, il cammino è stato sufficiente. Per ambire ai playoff, servono più coraggio e personalità. Magari dei colpi fuori casa».

Se il Bari rientrasse nella griglia playoff, che ruolo potrà recitare?

«I playoff sono un terno al lotto. Ho visto salire squadre più deboli di altre. Il Bari ha cinque, sei squadre più forti davanti. Oltre a Sassuolo, Pisa e Spezia, penso anche a Cremonese e, da gennaio, al Palermo. Le altre, come il Catanzaro, si equivalgono».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)