Sabato 06 Settembre 2025 | 17:51

Cesari: per il Bari era rigore netto, non si arbitra più...

 
Antonello Raimondo

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Antonello Raimondo

Cesari: per il Bari era rigore netto, non si arbitra più...

Calvarese (Rai): «Ci sta non fischiarlo, ma non usare il video... Mancanza di esperienza»

Martedì 08 Ottobre 2024, 12:53

«Si stava meglio quando si stava peggio». Espressione abusata, anche in ambiti extracalcistici, quando si vuol mettere in discussione il vento del cambiamento. Chi sperava che con l’avvento del Var potessero andare in pensione polemiche ed errori ha clamorosamente sbagliato previsioni. Al netto di una tecnologia che va assolutamente considerata utile, va detto che i conti non tornano ancora. In un calcio italiano che muore dalla voglia di complicarsi la vita

Graziano Cesari è un vecchio «lupo di mare». Arbitro di altissimo livello, quando il Var non c’era e ci si giocava una carriera talvolta con una chiamata. Grande personalità in campo, senza peli sulla lingua e chiarissimo nella comunicazione oggi che interpreta con qualità il ruolo di opinionista televisivo in materia arbitrale sui canali Mediaset. «Quello non fischiato al Bari è un rigore netto - dice l’ex fischietto genovese - e ci sono due elementi che lo certificano. Il pallone resta immobile sul terreno di gioco, punto primo. Il calciatore Favilli è in possesso e protegge il pallone con entrambi i piedi ed è evidente il colpo che subisce sul tallone, punto secondo. Il Var? Dovreste chiederlo agli interessati. Le immagini sono chiare e ognuno è libero di farsi un’opinione».

Abuso di Var? Il tema sembra essere questo. «Sta diventando insopportabile questa tendenza - spiega con toni passionali Cesari, chiarissimo nell’esposizione della sua opinione - la realtà è che in Italia gli arbitri non arbitrano più. Ci sono episodi visibilissimo che dovrebbero essere individuati dal direttore di gara. E invece la tendenza è diventata un’altra. Oggi guardi una partita e vedi i miei ex colleghi sempre con il dito sull’orecchio. Ma cosa c’è da dire e ascoltare? Addirittura tre-quattro volte a partita. Inaccettabile. Il Var nasce come strumento di supporto. Una ciambella di salvataggio. Per episodi chiari ed evidenti. Qui invece sta diventando un gioco pericoloso. In Inghilterra si nusa meno? Altra filosofia. Basta guardare il numero di falli fischiati in Premier, spesso la metà rispetto all’Italia. In Fiorentina-Milan più di trenta, un’enormità. Dicevano i vecchi fischietti che più si gioca e più la partita diventa gestibile. Impossibile paragonarci con l’Inghilterra. Pare che lì stiano pensando di abolirlo. Soluzioni? La chiarezza. Che si parli di più, spiegando. Non vedo altre vie di uscite». E se lo dice uno con la sua storia...

CALVARESE CONFERMA Sull’episodio di Cremona è intervenuto anche l’ex arbitro Giancarlo Calvarese (sul proprio sito «calVAr.it), oggi opinionista sui canali Rai: «Dinamica che dalla televisione apparemolto semplice, ma dal campo ci può stare sbagliare la valutazione. Quello che sorprende è il mancato intervento del Var: infatti da Gariglio non arriva alcuna segnalazione e la partita prosegue tra le forti proteste dei giocatori del Bari. I contatti bassi sono sempre più oggettivi, rispetto a quelli alti dove va valutata l’intensità. Il tutto è spiegabile con la mancata esperienza; il Var Gariglio è stato introdotto nel corpo solo quest’anno perciò ha soltanto due mesi di esperienza come Var Professional. Inoltre non ha grande attitudine verso le on-field review. A Gariglio va dato il tempo di migliorare». 

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