LECCE - «Il Sassuolo non c’entra nulla con la posizione di classifica che occupa ora». Mister Marco Baroni è ben consapevole del valore degli avversari, che stasera (fischio di inizio alle 20.45) la sua squadra affronterà al Via del Mare. Tra Lecce e Sassuolo, in classifica, ci sono 3 punti di distacco (27 i salentini, 24 gli emiliani). Ed entrambe le squadre hanno necessità di allontanarsi il più possibile dalla zona-retrocessione: il Verona, terzultimo, è a quota 17 punti. Il Lecce recupera pedine importanti, fondamentali, come Umtiti in difesa e Gonzalez a centrocampo: il primo era infortunato, il secondo squalificato. Mentre per la gara di stasera Baroni dovrà fare a meno di Di Francesco, anche lui squalificato per un turno. Al suo posto dovrebbe scendere in campo Banda. A meno che non abbia la meglio Oudin. «La squadra ha lavorato bene in settimana - ha detto ieri Baroni, nella consueta conferenza stampa della vigilia -. Umtiti è pienamente recuperato, dopo lo stop della scorsa settimana ed è disponibile. Stessa cosa per Persson, che ha lavorato con la squadra».
Poi qualche considerazione sugli avversari, affrontati in trasferta alla seconda giornata di andata, lo scorso 20 agosto: in quell’occasione fu decisivo (al Mapei Stadium finì 1-0) un gran gol di Berardi, dalla distanza, al 40’ del primo tempo. E proprio l’Azzurro dovrebbe essere regolarmente in campo stasera, dopo la panchina fatta contro il Napoli. «Il Sassuolo non c’entra nulla con questa classifica - ha spiegato Baroni -. Ha speso 70 milioni, è abituato a fare grandi campionati e tanti punti, ha giocatori forti e qualitativi. Ma questo noi lo sappiamo e conta ciò che vogliamo fare noi. Dobbiamo fare una prova di crescita. Si parla tanto di noi, forse troppo. Servono poche parole e molto lavoro. Berardi è un giocatore forte che vorresti in squadra e non da avversario. Abbiamo fatto una riunione come sempre per presentare un avversario, che però si presenta da solo. Ce lo ricordiamo all’andata, dove ha rotto l’equilibrio di una gara da pareggio con una giocata da campione. Noi dobbiamo giocare di squadra e lo faremo. Su Berardi ci vorrà attenzione non solo da parte di chi lo marcherà, ma da tutta la squadra. Si lavora da collettivo, perde palla uno e si corre tutti, idem quando abbiamo palla noi».
Il tecnico giallorosso non si è poi sbilanciato sugli undici, che manderà in campo a inizio gara, ma la formazione non dovrebbe discostarsi molto da quella delle ultime gare: Falcone in porta; Gendrey, Baschirotto, Umtiti e Gallo (o Pezzella) in difesa; Blin, Hjulmand e Gonzalez a centrocampo; Strefezza, Colombo (o Ceesay) e Banda (o Oudin) in attacco. «Non guardo mai assenti, classifica e calendario - ha ribadito ieri Baroni - Questo perché la squadra deve pensare al presente. Sappiamo dove vogliamo arrivare ed è lì dove vogliamo arrivare, ma serve il presente. Sono contento di chi è rientrato, li faccio allenare forte soprattutto per quello anche se ovviamente quando lavoriamo tanto ci sta un po’ di stanchezza da parte loro. Mi prendo queste ore per decidere le ultime cose sulla formazione».
Per l’allenatore del Lecce i meriti sono sempre del gruppo, mai del singolo. «Non sono un celebratore di me stesso, preferisco che gli altri descrivano come sto gestendo la squadra - ha detto ancora Baroni -. È una squadra costruita con scelte mirate, nella strategia c’è stato coraggio. Abbiamo scelto profili giovani per farli crescere, ma soprattutto serve disponibilità, dal campione del mondo a chi sta giocando in un ruolo mai ricoperto nella sua vita. Cerchiamo il risultato di squadra attraverso la crescita personale. La capacità dell’allenatore consiste nel sapersi staccare dalle critiche e dai complimenti, perché l’uomo brama lusinghe che al contempo ti fanno abbassare la guardia. Ai ragazzi dico bene, ma mai perdere di vista l’obiettivo. Abbiamo alle spalle squadre che ultimamente hanno fatto pochi punti, cosa che può capitare anche a noi. L’aspetto prestazionale è un atteggiamento che non può mancare alla squadra». Infine un riferimento alla tifoseria del Lecce, considerato che anche stasera al Via del Mare ci sarà tutto esaurito. «Ho spesso descritto alla squadra le caratteristiche della nostra gente, orgogliosa della sua terra e che non dimentica da dove viene anche quando va fuori - ha spiegato mister Baroni -. Ho sempre detto alla squadra di lavorare perché la gente percepisca la nostra voglia e quanto ci teniamo a ripagare i sacrifici della gente che ci segue».