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Calcio, Esposito vota Lecce: «Bel gruppo, si salverà»

 
Fabio Casilli

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Fabio Casilli

Calcio, Esposito vota Lecce: «Bel gruppo, si salverà»

L’ex difensore dei salentini, nel 2009 convocato in Nazionale, è sicuro: «Entusiasmo e competenza, c’è tutto per conservare la A»

Lunedì 19 Dicembre 2022, 12:41

LECCE - «Una grande emozione, provata sulla mia pelle, la convocazione in Nazionale. E questo Lecce è un gruppo fantastico, ha creato un entusiasmo pazzesco e si salverà». Parole di Andrea Esposito (in foto quando militava nel Lecce), difensore salentino, classe 1986, con nel curriculum ben sette stagioni in giallorosso tra serie A, B e Lega Pro. Ma soprattutto, dopo Marco Cassetti e Vincenzo Sicignano, è stato il terzo giocatore del Lecce ad aver ricevuto una convocazione nella Nazionale maggiore italiana. In Azzurro è stato chiamato dall’allora commissario tecnico Marcello Lippi alla vigilia della partita amichevole del 6 giugno 2009 contro l’Irlanda del Nord. Per la cronaca, la gara, giocata a Pisa, finì 3-0 per l’Italia.
«Ricordo un’emozione bellissima, inaspettata in una stagione purtroppo negativa per la squadra (il Lecce, al termine della stagione 2008/2009, con Gigi De Canio in panchina, retrocesse in B, ndr). Una gioia unica, la ricordo sempre con tanta emozione. Eravamo in campo, al Via del Mare, per l’allenamento o la rifinitura, non ricordo. E a fine seduta, mi comunicarono la convocazione. Non me l’aspettavo».
Cosa pensa dei quattro attuali del Lecce convocati da Mancini?
«Senz’altro questo denota il gran lavoro fatto dalla società. Oltre al giusto merito dei ragazzi, è stata brava la società a pescare questi giocatori che possono dare tanto al Lecce e ai suoi tifosi. E un’occasione unica per loro e la devono sfruttare al meglio per proseguire il loro cammino».
Chi tra Falcone, Baschirotto, Gallo e Colombo l’ha impressionata di più?
«Diciamo tutti e quattro. Se proprio devo fare un paio di nomi, direi Gallo, che ha fatto benissimo già lo scorso anno in B, e Baschirotto. Ma sono tutti ragazzi sicuramente di buona prospettiva».

In generale, che giudizio dà del Lecce visto finora in A?
«Il Lecce sta facendo il campionato che deve fare. È normale che l’impatto, dopo la promozione, sia sempre un po’ problematico. Però sta disputando un grande campionato. La società è stata brava a creare questo gruppo, che sta facendo molto bene. Merito di tutti, perché sono riusciti a creare un bel clima e un entusiasmo pazzesco, che non si respirava da anni a Lecce. Quindi credo che sia stato merito di tutti: società, mister, squadra e tifosi».
A gennaio si torna in campo, ma si riapre anche il mercato. C’è da rafforzare qualche reparto?
«Sicuramente la società saprà bene dove intervenire. Chi meglio del direttore può saperlo? Ma, secondo me, la rosa è già molto competitiva. Io non mi spettavo questo inizio stagione. In qualche partita il Lecce avrebbe meritato sicuramente di più. Se l’è giocata alla pari anche con le grandi squadre, che ha finora incontrato. Ha fatto molto bene. Servono forse alcuni giocatori, ricambi importanti, che non fanno mai male».
Quindi, alla fine, arriverà la permanenza in A?
«Credo di sì, assolutamente. Adesso con questa interruzione così lunga, a gennaio inizia un altro campionato. Si azzera tutto e si riparte daccapo. Questo mese e mezzo di sosta forzata è un’incognita. Ma chi ha lavorato meglio, riuscirà a fare la differenza. Peccato, nella fase finale, prima della sosta, il Lecce stava facendo molto bene a livello di forma sia fisica che mentale. Penso che abbiano la stessa voglia di ripartire da dove hanno interrotto».

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