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Calcio, Bari e Benevento ai raggi «x»: gli opposti che si incrociano

 
Davide Lattanzi

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Davide Lattanzi

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foto Donato Fasano

I campani hanno un rendimento disastroso al «Vigorito» mentre i pugliesi fanno faville lontano dal «San Nicola»

Venerdì 04 Novembre 2022, 12:14

BARI - Alla ricerca della vittoria perduta. Bari e Benevento hanno uno scopo comune nel match che domani alle 14 opporrà pugliesi e sanniti al «Ciro Vigorito». Le situazioni di classifica restano molto diverse: 19 i punti dei biancorossi, quarti a pari punti con la Reggina, ad una lunghezza dal terzo posto occupato dalla Ternana e a tre dal Genoa, secondo. Cinque vittorie, quattro pareggi e due sconfitte lo score dei Galletti che, malgrado i risultati poco felici di ottobre, restano protagonisti di un avvio di torneo oltre le aspettative. I numeri del Benevento, invece, sono contrati a quelli pugliesi: due successi, quattro pari, ben cinque ko per un totale di dieci punti che relega i campani al quartultimo posto, in piena zona playout, appena un gradino sopra Como e Venezia e con un risicato margine di tre lunghezze sul Perugia fanalino di coda.

Nemmeno il cambio in panchina da Fabio Caserta a Fabio Cannavaro ha prodotto l’attesa scossa. Anzi. Il campione del mondo 2006 ha raccolto solo tre punti nei cinque incontri della sua gestione e non ha mai centrato la posta piena che ai giallorossi manca addirittura dallo scorso 3 settembre quando si imposero per 2-0 a Venezia. Curiosità: i veneti sono stati anche l’ultima vittima del Bari che ha sbancato il «Penzo» lo scorso 8 ottobre imponendosi per 2-1 e inanellando la quarta affermazione di fila. Da allora, sono arrivati rovesci contro Ascoli e Frosinone, nonché il pareggio con la Ternana. Il successo in Veneto era stato deciso dal gol su rigore di Cheddira all’83’: da allora è cominciato un digiuno da gol di quattro match (tra in campionato e uno in Coppa) per un totale di 367’ all’asciutto.

GALLETTI EXPRESS, STREGHE DA INCUBO IN CASA - La formazione di Michele Mignani resta tra le migliori sul rendimento esterno: 13 punti raccolti in trasferta con un pareggio, quattro vittorie ed una sola sconfitta. Soltanto il Genoa ha fatto meglio con 15 punti. Lontano dal «San Nicola», Di cesare e compagni vantano anche il secondo miglior attacco della categoria con nove gol all’attivo (meglio soltanto la Ternana con dieci) ed una delle migliori difese con cinque reti incassate (Genoa, Ascoli, Benevento e Cagliari ne hanno subito quattro). Gli stop di Parma (in Coppa) e Frosinone, peraltro, avevano interrotto una serie utile fuori casa che, considerando tutte le competizioni (serie C, Supercoppa di Lega Pro, Coppa Italia e serie B) si protraeva addirittura dal 6 novembre 2021. Una tendenza che rivela un’antica propensione da trasferta per i Galletti. Male, invece, il Benevento al «Vigorito»: in sei match ha racimolato appena cinque punti (come il Pisa che, però, ha giocato una gara in meno in casa): uno score che precede solo quelli di Perugia (quattro) e Venezia (uno). Una vittoria, due pari e tre sconfitte il ruolino interno delle Streghe che hanno battuto tra le mura amiche soltanto il Frosinone, 2-1 lo scorso 28 agosto, sotto la gestione Caserta, Cannavaro, invece, ha impattato con l’Ascoli (1-1), è caduto con la Ternana (2-3) e non è andato oltre lo 0-0 con il Pisa sabato scorso. Soltanto cinque le reti realizzate, otto quelle subite: una differenza reti casalinga migliore soltanto di quelle di Perugia (quattro gol segnati, dieci subiti) e Venezia (quattro centri all’attivo, 12 al passivo).

UN POKER DI EX - Nelle fila del Benevento hanno militato quattro calciatori che vantano trascorsi nel Bari. Kamil Glik ha vestito il biancorosso da gennaio a giugno 2011, in serie A: 16 presenza per il difensore polacco, nella disgraziata stagione culminata con la retrocessione in B ed infangata dallo scandalo scommesse. Passaggio lampo pure per Pasquale Schiattarella: 17 presenze ed un gol da gennaio a giugno 2015, fortemente voluto dall’ex tecnico Davide Nicola in una scialba stagione che in B non condusse nemmeno ai playoff. Andres Tello e Riccardo Improta, infine, hanno condiviso nei Galletti l’ultimo campionato pre fallimento, nel 2017-18, in B. Agli ordini di Fabio Grosso, si rivelò soddisfacente l’apporto sia del centrocampista colombiano (33 gettoni e un gol), sia dell’esterno campano che totalizzò 36 presenze ed otto gol centrando in Puglia la migliore stagione sul piano realizzativo. Il torneo, invece, terminò con l’eliminazione del Bari dai playoff per la serie A già al turno preliminare con il Cittadella (2-2 e veneti avanti per il miglior piazzamento nella regular season). Fu l’inizio del disseto che portò al crack finanziario e alla successiva rinascita con l’inizio dell’era De Laurentiis. I sentimenti di allora sono lontani, ma per rinverdire l’entusiasmo al Bari occorre riprendere il filo dei risultati. Senza ulteriori indugi.

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