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Il Bari non è ancora sazio, cerca un posto nella storia

 
Davide Lattanzi

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Davide Lattanzi

Il Bari non è ancora sazio, cerca un posto nella storia

Il pubblico del «San Nicola» (foto Fasano)

I biancorossi potrebbero raggiungere un traguardo unico nei suoi 114 anni di vita: essere la squadra più vincente

Martedì 19 Aprile 2022, 13:00

13:01

BARI - Un posto nella storia. Da inseguire già domenica, nell’incontro con il Palermo, in programma al San Nicola, alle 17,30. Il Bari di Michele Mignani potrebbe raggiungere un traguardo unico fra i professionisti negli oltre 114 anni di epopea biancorossa. Ovvero, essere la squadra più «vincente» in una singola stagione. Mai nessuna formazione dei Galletti in precedenza ha mai conquistato più di 22 successi in un unico torneo. Una soglia che, attualmente, capitan Valerio Di Cesare e compagni condividono con il Bari edizione 2008-09 allenato da Antonio Conte, in serie B.
Per gli amanti delle statistiche, è bene ricordare che ogni stagione ha le sue dinamiche: dal numero di club partecipanti ad un torneo, alla media punti ottenuta in base alle partite disputate. In tal senso, risulta difficile uniformare stagioni con regolamenti e contesti differenti. Dunque, è opportuno fermarsi ad esaminare soltanto i campionati regolari» (ovvero, al netto di spareggi, playoff e playout) e la casella delle gare vinte. Che nella storia dei Galletti non hanno mai superato il numero 22. Non si può, quindi, nemmeno considerare la sfida di andata con il Catania che a tutti gli effetti varrebbe la 23esima affermazione: l’esclusione degli etnei dal campionato annulla i risultati ottenuti con i siciliani «costringendo» gli almanacchi a non tenerne conto.

Superati tanti «miti»

Il Bari costruito da Giorgio Perinetti, allenato da Conte e trascinato da Barreto in serie A, resta quindi l’ultimo ostacolo da superare per la squadra di Luigi De Laurentiis. Che ha già superato tante formazioni prestigiose nella storia del calcio barese. Viaggiando a ritroso, infatti, si ferma a 21 vittorie il Bari 1976-77, promosso dalla C alla B: Giacomo Losi era il tecnico, Nico Penzo il bomber di un complesso che, esattamente come quello attuale, centrò il salto in cadetteria al terzo tentativo: nel 1975 era arrivato secondo (ancora 21 vittorie) e nel 1976 terzo (19 affermazioni). Nelle più ricordate promozioni dalla B alla A, invece, i biancorossi di Gaetano Salvemini (con Giovanni Loseto, Giorgio De Trizio, Pietro Maiellaro, Antonio Di Gennaro, Angelo Terracenere tra i trascinatori) ottennero 16 vittorie nel 1988-89, Eugenio Fascetti 15 nel 1996-97 (con Alberto Fontana, Klass Ingesson, Nicola Ventola), Giuseppe Materazzi 14 nel 1993-94 (con la superba coppia gol Tovalieri-Protti e i baresi Emiliano Bigica, Lorenzo Amoruso, Massimiliano Tangorra), Bruno Bolchi 18 nel 1984-85 (con Totò Lopez splendido regista e Edy Bivi capocannoniere del torneo). Guardando, invece, le promozioni dalla C alla B: ancora Bolchi ottenne 16 vittorie nel 1983-84, Franceschino Capocasale 18 nel 1954-55. La coppia Polito-Mignani, insieme ad Antenucci, D’Errico, Botta e compagni è, dunque, riuscita a inserirsi tra tante pietre miliari: ora, manca l’ultimo sforzo per ritagliarsi l’esclusività.

Presupposti solidi, cornice ideale

La posta in palio per il Palermo è altissima: i siciliani sono teoricamente in corsa per il secondo posto, inseguendo Catanzaro e Avellino ad una sola lunghezza. Superare una delle due (i calabresi se la vedranno con la già retrocessa Vibonese, gli irpini sono impegnati in una complicata trasferta a Foggia) significherebbe accedere direttamente alla fase nazionale dei playoff. Il Bari, però, è imbattuto da nove turni (sei vittorie e tre pari) e soprattutto vanta la porta inviolata da ben 608’ (ultima rete subita al 22’ della gara di Catanzaro, quindi sei «clean sheet» di fila): battere i Galletti, nonostante la B in cassaforte da oltre due settimane, resta un’impresa. Si preannuncia, peraltro, una suggestiva atmosfera: la tifoseria organizzata darà vita ad una coreografia in Curva Nord e a fine partita sarà consegnata alla squadra la coppa per la vincitrice nel girone C. Insomma, il giorno ideale per iscrivere un record in una magia ultra centenaria.

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