«Ho detto con fermezza che il monito espresso da Francesca Albanese» dopo l’irruzione nella sede de La Stampa a Torino, «non fa parte della mia cultura e formazione politica, non lo condivido e ho condannato quella espressione con grande decisione e fermezza. Il conferimento delle chiavi della città, però, non è legato a una persona, ma a un’idea e al gesto di solidarietà dei confronti del popolo palestinese». Lo ha detto il sindaco di Bari, Vito Leccese, in relazione a quanto dichiarato dalla relatrice speciale delle Nazioni Unite per i territori palestinesi dopo l’attacco alla sede del quotidiano, rispetto al quale ha detto: «Condanno l’irruzione, ma sia un monito ai giornalisti».
Leccese, a margine della consegna di un contributo all’Unicef, ha risposto a chi gli chiedeva se darà seguito alla richiesta di alcuni esponenti del centrodestra pugliese che hanno chiesto la revoca delle chiavi della città donate ad Albanese lo scorso 4 agosto.
«In quel momento - ha aggiunto Leccese - Francesca Albanese era l’unione della comunità barese con le popolazioni della Striscia di Gaza».
Quanto al conferimento delle chiavi della città, «non segue un atto formale, non è cittadinanza onoraria - ha spiegato - non c'è alcun passo indietro formale da fare, c'è solo da valutare quello che dice Albanese, che è stato da me fermamente condannato. Tutte le persone di buon senso non possono che condannare espressioni di quel tipo».
















