LECCE - Domani, nella sfida tra il Cosenza, del quale è il direttore sportivo per la quarta stagione di fila, ed il Lecce, società nella quale ha giocato e nel cui ambito ha ricoperto il ruolo di responsabile dell’area tecnica, Stefano Trinchera, salentino doc, si troverà di fronte da avversario, per la prima, quel Pantaleo Corvino che considera alla stregua di un maestro. «Sono stato un suo calciatore nel 1995, nel Casarano, società nella quale stava emergendo prepotentemente come direttore sportivo - racconta Trinchera -
L’ho sempre seguito a distanza, mantenendo con lui un ottimo rapporto, in quanto è un grande manager del mondo del calcio, del quale conosce come pochi le dinamiche e le varie sfaccettature. Quando ho scelto di intraprendere la mia attuale carriera, mi sono ispirato a lui. Per me, affrontare il Lecce da rivale è sempre stata una grande emozione, in quanto è il club della mia terra, del quale ho fatto parte da atleta e da dirigente, ma anche perché con l’attuale società c’è stima reciproca. In questo caso, però, per me il match sarà ancora più carico di significati, in virtù del fatto che una delle colonne del sodalizio di via colonnello Costadura, in questa fase, è proprio Pantaleo».
Il Cosenza ha sin qui pareggiato le 4 gare disputate ed ha 4 punti, avendo quale primo obiettivo la permanenza, mentre il Lecce, che ambisce ai quartieri alti della classifica, ha collezionato un successo e 2 pareggi, a fronte di una sconfitta, e di punti ne ha 5. «Dopo 360’ non è certo possibile fare delle valutazioni - afferma Trinchera - La stagione deve ancora decollare ed è lungi dall’avere espresso indicazioni di rilievo. Le compagini più attese non hanno raggiunto il livello che compete loro. Questo vale per i giallorossi allenati da Corini, come per altri complessi molto quotati come il Monza. Non ho alcun dubbio circa il fatto che i team più attrezzati sgomiteranno per le primissime posizioni nella volata finale».
Trinchera è pronto a scommettere sulla forza della rosa allestita da Corvino: «La mia è una valutazione, non un attestato di stima nei confronti di Pantaleo, che non ne ha certo bisogno. Individualmente, quello giallorosso è l’organico più forte ed è composto da calciatori che sono quasi tutti potenzialmente titolari. Basta verificare i nomi degli uomini che sono entrati a gara in corso mercoledì, contro la Cremonese. Sono elementi che sarebbero prime scelte nella maggior parte delle compagini di serie B».
Circa le prospettive della sfida tra Cosenza e Lecce, Trinchera non si nasconde. «La nostra è una formazione dalla grande compattezza, che lotta e sa soffrire, solida in difesa e con attaccanti di buona caratura, che hanno gamba - rimarca - Non abbiamo ancora vinto e vogliamo sbloccarci. Il complesso salentino, dal canto suo, avrà il medesimo obiettivo e proverà a centrarlo con l’ottimo palleggio che caratterizza il suo gioco e con la qualità delle tante individualità sulle quali può contare. Mi aspetto una partita aperta e combattuta, tra due schieramenti che tenteranno di superarsi a vicenda».