Il Lecce surclassa un Livorno senza identità né gioco, alla seconda sconfitta in casa su due partite, e sbanca per 3-0 il Picchi. È la squadra di Fabio Liverani a fare la partita fin dal primo minuto, e a passare già al 15' pt con La Mantia che da angolo stacca di testa indisturbato portando in vantaggio i suoi. I pugliesi sfiorano poi il raddoppio alla mezz'ora con Palombi che colpisce il palo su girata di testa a portiere battuto, mentre al 35'pt è Diamanti su ribaltamento di fronte a divorarsi il pari calciando alto da solo davanti a Vigorito. Raddoppio che comunque arriva per gli ospiti in apertura di ripresa al 2' st: Palombi ruba palla sfruttando un pasticcio di Bogdan in alleggerimento e supera Mazzoni. Al 13' st tris del Lecce con Palombi che su azione di contropiede batte ancora Mazzoni mettendo a segno la sua personale doppietta.
LA GIORNATA DI IERI - Il Lecce torna in campo questa sera a Livorno a soli tre giorni dal primo successo in campionato, conquistato sabato contro il Venezia. I giallorossi hanno rotto il ghiaccio e al «Picchi» sono chiamati a offrire conferme, in termini di prestazione e di risultati.
Di fronte avranno la squadra allenata dall’ex Lucarelli, protagonista l’anno scorso in serie C, alla guida del Catania, dell’avvincente duello concluso con la promozione del Lecce in serie B.
Oggi sarà tutt’altra storia. «Non è una sfida Liverani-Lucarelli - dice il tecnico salentino - conosco da vent’anni Cristiano, ci saluteremo e poi ognuno per la sua strada».
Il Livorno ha conquistato il primo punto a Cosenza ed è ancora a caccia della prima vittoria. Liverani si aspetta un avversario compatto e attento in difesa e pronto a ripartire. «Si schierano con un 5-3-2, come Salernitana e Venezia. Dispongono di elementi del calibro di Murilo, Kozak, Giannetti, Diamanti, gente che frequenta o ha frequentato per anni serie A e B. Saranno agguerriti e vorranno vincere davanti al proprio pubblico». Prevede che ci sarà da soffrire ma anche che «ci saranno i momenti in cui potremo fare soffrire il Livorno, sempre mantendendo alta l’attenzione per non concedere spazio alla loro qualità».
Il bilancio delle prime quattro partite è positivo per l’allenatore. «La rosa mi piace, è competitiva, ma mi piacerebbe che la squadra fosse giudicata in relazione alla nuova realtà. Per sei anni il Lecce, in serie C, era obbligato a vincere. Oggi deve lottare per non retrocedere, sapendo che ogni gara presenta grandi difficoltà. Oggi affronti il Palermo, il Verona, il Venezia, che lo scorso anno è arrivato alle semifinali playoff, così come il Cittadella. Non si tratta di squadrette. È un messaggio che dovrebbe passare...».
Liverani conferma di pensare al turnover, considerate le tre gare in sette giorni. Ma non dà indicazioni su chi farà rifiatare né se il maggior numero di cambi sarà proposto questa sera oppure sabato al Via del Mare. «Qualcosa cambieremo ma non ho ancora preso decisioni definitive su come gestire le risorse. Le due punte di ruolo davanti al trequartista? È una possibilità», taglia corto.
In porta dovrebbe tornare Vigorito; in difesa si potrebbe rivedere Fiamozzi sulla fascia destra, mentre per i due posti al centro si gioca una maglia (con Cosenza, Meccariello e Marino) anche Venuti, utilizzato in quella posizione nel finale contro il Venezia. Palombi, sabato autore della doppietta decisiva, non dovrebbe essere in discussione. Armellino non è tra i convocati per un problema fisico.