Domenica 07 Settembre 2025 | 07:57

Brindisi, pizzo su fotovoltaico: in cella la moglie del boss Scu

 
Nicola PEPE

Reporter:

Nicola PEPE

fotovoltaico

Antonia Calandro, 61 anni, deve scontare una pena residua di 5 anni e 8 mesi di reclusione per associazione mafiosa. L'indagine sulle estorsioni alle aziende dell'energia pulita

Venerdì 30 Marzo 2018, 07:50

15:23

I  Carabinieri della Compagnia di Brindisi hanno arrestato oggi Antonia Calandro, 61 anni, moglie del boss della Sacra corona unita, Salvatore Buccarella, in quanto colpita da ordine di carcerazione emesso dalla Procura generale di Lecce per associazione di tipo mafioso dovendo scontare una pena di 5 anni e 8 mesi, quale residuo pena di una pena complessiva di 7 anni di reclusione (avendo già trascorso un anno e 3 mesi di custodia cautelare).

La condanna  riguarda tutta una serie di attività criminose commesse nell’anno 2010 in Tuturano, San Pietro Vernotico, Cellino San Marco e altre località della Provincia di Brindisi per la quale 15 persone furono arrestate dai Carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Brindisi per una serie di estorsioni alle aziende che si occupavano di fotovoltaico, in quegli anni ritenuto un investimento altamente remunerativo su cui si erano catalizzati cospicui investimenti nella provincia di Brindisi. Il clan chiedeva imponeva assunzioni o vigilanza nelle aree dove erano stati allestiti gli impianti di fotovoltaico. A rivestire un ruolo di spicco, proprio la Calandro. La donna, già sottoposta alla sorveglianza speciale  di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno, è stata trasferita nel carcere di Lecce.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)