«Ho pensato di essere morto». Sono le parole di Rocco Colucci, l’agente immobiliare vittima di un agguato nella serata di domenica, vicino alla propria villa sita nel villaggio Cala di Rosa Marina di Ostuni. Al suo indirizzo sono stati sparati quattro colpi a salve da due persone che ha trovato vicino all’ingresso, quando era tornato a prendere qualcosa che aveva dimenticato.
Non è escluso che stessero preparando un altro attentato incendiario nei suoi confronti. Sarebbe stato il terzo, dopo quelli del 2019 e del 2024 di cui Colucci è stato vittima.
Ma questa volta se li è trovati davanti e i due, scoperti, dopo averlo chiamato per nome hanno sparato al suo indirizzo almeno quattro colpi. I bossoli sono stati repertati dalla polizia scientifica della Questura di Brindisi, mentre a condurre l’attività d’indagine sono gli agenti del commissariato di Ostuni guidati dal commissario Michele Marinelli.
Al vaglio degli investigatori, le immagini delle telecamere di videosorveglianza della villa; quelle del villaggio sono fuori uso. A oggi, il cerchio si stringe sulle dinamiche interne al Consorzio di Cala, di cui Colucci non condividerebbe le scelte del cda e per cui è stato chiesto lo scioglimento con elezioni anticipate. Rocco Colucci potrebbe candidarsi come presidente, avendo nel tempo coltivato e aumentato una propria cordata di soci; in passato è già stato revisore dei conti del consorzio. Fari puntati, dunque, sui rapporti interni: quanto accaduto domenica sera potrebbe essere considerata un’opera dissuasiva rispetto al percorso che sta seguendo l’agente immobiliare. Intanto Colucci, assistito dall’avvocato Francesco Sabatelli, ha sporto denuncia formale.