In maggioranza è ormai lotta senza quartiere. In consiglio comunale il meloniano Mario Borromeo ha gettato la maschera votando contro il piano di risanamento della Bms e tornando a criticare l’operato dell’esecutivo, sindaco compreso, il quale non deve «perdere più altro tempo» e deve «affrontare le criticità evidenziate da oltre un mese, perché così è inutile andare avanti». Ma questa non è la linea del segretario provinciale Luigi Caroli, che blinda la posizione del sindaco Pino Marchionna e degli assessori di FdI Giuliana Tedesco e Antonio Pisanelli, invitando semmai Borromeo a «entrare personalmente in giunta qualora dovesse continuare a essere convinto che sia necessario un cambio di passo». È noto che il gruppo consiliare (tranne Cesare Mevoli) e il segretario cittadino Massimiliano Oggiano spingano per un subentro di figure esterne, mentre Caroli accetterebbe solo un avvicendamento con gli attuali consiglieri comunali. In questa «spaccatura» si inserisce Oggiano, che ritiene «legittima» la posizione contraria su Bms assunta da Mario Borromeo: «Ci ha messo la faccia - dice -, al contrario di alcuni consiglieri di maggioranza di altre forze politiche che non si sono presentati strategicamente, nascondendosi dietro l’assenza per motivi personali». Il riferimento è evidentemente a Veronica Mastrogiacomo del Partito repubblicano e a Alessandro Miceli della Lega. Il piano di risanamento della Bms, esclusi la capogruppo Lucia Vantaggiato (che si è astenuta dal voto perché il padre è un dipendente della società) e Mario Borromeo, è stato votato favorevolmente dal resto dei consiglieri di FdI «con un atto di responsabilità», rimarca Oggiano. «La segreteria ha lasciato piena autonomia al gruppo sulla votazione della delibera. Veniamo additati come quelli turbolenti ma non è così, questa storia deve finire», tuona il segretario cittadino.
Tornando a quanto affermato da Borromeo circa «le soluzioni da adottare e le criticità da affrontare», Oggiano ricorda che «esiste un documento sottoscritto da tutto il gruppo consiliare (ad eccezione di Cesare Mevoli, ndr) e condiviso con i vertici del partito, alla luce del quale la segreteria cittadina ha avviato una serie di incontri con la maggioranza e il sindaco, in pieno spirito di collaborazione e condivisione. Le richieste da noi avanzate con quel documento sono rimaste in sospeso. Attendiamo risposte dal sindaco da oltre un mese. Resta valido, come è scritto nel documento, che in assenza di riscontro, verranno valutate azioni consequenziali che gradualmente possono condurre alla richiesta di dimissioni. L’obiettivo è governare, non galleggiare». Il gruppo chiede di procedere alla sostituzione degli assessori di FdI con due nuove figure che possano «efficientare» l’azione amministrativa, prediligendo profili tecnici esterni. Ma il segretario provinciale Luigi Caroli su questo è irremovibile: «Operare nella pubblica amministrazione non è semplice - afferma -, ma se nel gruppo c’è chi ritiene che si debba cambiare marcia, l’unica strada perseguibile è quella dell’ingresso in giunta dei consiglieri, che hanno acquisito una certa dimestichezza amministrativa, per dare quell’apporto che lo stesso Borromeo rivendica. Anche se ritengo che la macchina amministrativa sia rodata e che nella gestione della cosa pubblica ci voglia del tempo per ottenere risultati. Ma se Borromeo ritiene ci sia bisogno di invertire la rotta, scendesse in campo. Non c’è nessuno meglio di lui».