Giovedì 09 Ottobre 2025 | 15:54

Brindisi, al consiglio sulla Bms l’opposizione insiste: caso di incompatibilità finisce sul tavolo del prefetto

 
LUDOVICA ANELLI

Reporter:

LUDOVICA ANELLI

Brindisi, al consiglio sulla Bms  l’opposizione insiste: caso di incompatibilità finisce sul tavolo del prefetto

In vista del nuovo round sulla società il sindaco dovrà pure superare i malumori in FdI

Domenica 03 Agosto 2025, 15:41

BRINDISI - Dopo l’infuocato consiglio comunale di venerdì, la posizione di incompatibilità della capogruppo di FdI, Lucia Vantaggiato, circa la delibera di approvazione del piano di risanamento della Brindisi Multiservizi (a causa di un rapporto di parentela con un dipendente della società) continua a tenere banco.

Le forze di opposizione che hanno abbandonato l’aula prima della votazione del documento, approvato con 16 voti favorevoli su 17 presenti, intendono sottoporre la questione al prefetto, «con una lettera che abbiamo già scritto e che invieremo con la relativa documentazione allegata una volta che l’atto verrà pubblicato», spiega il capogruppo del Pd, Francesco Cannalire . Un’iniziativa annunciata nonostante il segretario generale, Francesco Arena, abbia chiarito con un parere scritto e orale che il conflitto di interesse della consigliera «comporterebbe l’obbligo di astenersi dal voto e di non intervenire nella discussione, non di non partecipare alla seduta di consiglio».

Ma i gruppi di opposizione non sono convinti, specie in considerazione del fatto che la presenza di Vantaggiato ha garantito il raggiungimento del numero legale (la metà dei componenti dell’assise, più il sindaco) e quindi l’approvazione per maggioranza della delibera. Il dem Cannalire ha rimarcato che «esistono delle sentenze del Consiglio di Stato che sono state ignorate, o meglio sottaciute, che interpretano chiaramente le disposizioni del Tuel in merito all’incompatibilità e gli articoli 6 e 56 del regolamento comunale molto chiaro sulla fattispecie».

Una puntualizzazione che in Consiglio ha provocato la risposta piccata del sindaco Marchionna: «Non è consentito in questa aula fare terrorismo giudiziario - ha tuonato il primo cittadino - Se il consigliere Cannalire ritiene di inficiare la seduta del consiglio comunale proceda nelle competenti sedi, ma qui si limiti a discutere dell’ordine del giorno. Personalmente sono convinto che in questo caso specifico, la consigliera Vantaggiato non sia incompatibile perché il comma 1 dell’articolo 78 della legge di cui si sta discutendo fa salva esplicitamente il caso dei piani generali, come per esempio, i piani urbanistici. In questa discussione non si configura nessun nesso diretto trani consiglieri presenti e i lavoratori della Bms perché si tratta di un piano di risanamento economico-finanziario ai sensi della normativa sulla composizione negoziata della crisi. Non si sta parlando per nome e per conto di nessun lavoratore».

Per Marchionna, l’approvazione del piano di risanamento è un «risultato confortante, ma non posso sottacere la delusione per il comportamento dell’opposizione che ha abbandonato l’aula e di Bms nulla ha a che vedere con le diverse posizioni politiche. Il tempo dirà chi ha avuto ragione o meno, ma questo non consente a nessuno di mettere a rischio la vita di 150 persone e delle relative famiglie per un calcolo politico di bassissimo livello. Sono sconfortato dalla pochezza politica, culturale e istituzionale di questa opposizione. Sembra che i debiti della Bms li abbia fatti io, quando li ho solo tirati fuori, alzando il tappeto sotto cui ho trovato un sacco di polvere e sporcizia».

Domani si terrà la conferenza dei capigruppo per definire la data del consiglio comunale nel quale bisognerà approvare il ripiano delle perdite, che dovrebbe tenersi entro la settimana per chiudere la partita della Bms entro il prossimo 8 agosto.

Solo successivamente si affronterà la crisi di maggioranza determinata dai rapporti sempre più tesi tra il sindaco Marchionna e Fratelli d’Italia. Nel consiglio comunale di venerdì il consigliere De Maria ha espresso il suo disappunto circa «una certa azione amministrativa» rimarcando «la necessità di un rimpasto di giunta». Nel frattempo Mario Borromeo ha abbandonato l’aula dopo aver chiesto il rinvio della discussione sul piano di risanamento, che è stato bocciato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)