BARI - Resta in carcere Camillo Giannattasio, 57enne di Carosino arrestato dai falchi della Mobile di Taranto dopo una fuga di alcune ore con l’accusa di concorso in omicidio del brigadiere 59enne Carlo Legrottaglie avvenuto durante il conflitto a fuoco del 12 giugno scorso a Francavilla Fontana. Il tribunale del Riesame di Lecce, ha infatti rigettato il ricorso del difensore dell’uomo, l’avvocato Luigi Danucci: per conoscere le motivazioni del collegio bisognerà attendere 45 giorni, ma evidentemente i giudici hanno ritenuto chiare le accuse nei confronti dell’indagato. Nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Brindisi Simone Orazio, infatti, si legge che seppur colpito dai colpi esplosi dal complice Michele Mastropietro (poi deceduto nello scontro a fuoco con i poliziotti), anche Giannattasio voleva la morte del carabiniere. L’elemento a riprova di questa tesi, per il magistrato, sarebbe...
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