Sabato 06 Settembre 2025 | 00:00

Omicidio carabiniere Legrottaglie, attesa la perizia: i Ris diranno se Giannattasio ha sparato

 
Redazione online

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Da commerciante a complice di una rapina finita con l'omicidio: chi è Camillo Giannattasio, l'altro arrestato

Il complice di Mastropietro ha detto di non aver sparato, ma nell’auto utilizzata prima della fuga è stata trovata una seconda pistola

Venerdì 27 Giugno 2025, 11:16

11:22

Si svolgeranno venerdì 4 luglio nei laboratori del Ris di Roma gli accertamenti sugli «stub» effettuati dalla Polizia su Camillo Giannattasio, il 57enne di San Giorgio Jonico arrestato dopo la fuga successiva all’omicidio del carabiniere Carlo Legrottaglie, e sui due poliziotti Giuseppe Cavallo e Ivan Lupoli, che hanno catturato il rapinatore e il suo complice Michele Mastropietro, deceduto a seguito di un conflitto a fuoco.

L’obiettivo degli accertamenti tecnici disposti dal pm Francesco Ciardo è capire se Giannattasio (arrestato in carcere) abbia o meno aperto il fuoco, sia nei confronti del brigadiere Legrottaglie sia nei confronti dei due poliziotti. L’uomo (difeso dall’avvocato Luigi Danucci di Taranto) ha detto di non aver sparato, ma nell’auto utilizzata prima della fuga è stata trovata una seconda pistola, oltre a un vero e proprio arsenale scoperto nel negozio di ferramenta gestito da Giannattasio. I poliziotti (difesi dagli avvocati Antonio La Scala di Bari e Giorgio Carta di Roma) sono allo stesso tempo indagati per omicidio colposo per eccesso di legittima difesa (nei confronti di Mastropietro) e parti offese per l’ipotesi di tentato omicidio e lesioni.

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