CAROVIGNO - A Torre Guaceto la bella stagione inizia in anticipo. Da domani sarà possibile fruire del servizio parcheggio con navetta e del lido balneare, sostenendo così le attività di tutela portate avanti dall’ente di gestione dell’area protetta che reinveste gli utili in natura. «Siamo pronti a partire con l’estate 2025 con la consueta impronta etica che contraddistingue il nostro operato e i servizi che offriamo ai visitatori - dichiara il presidente del Consorzio di gestione di Torre Guaceto, Rocky Malatesta -. Come ogni anno, faremo del nostro meglio per accogliere i tanti che apprezzano la riserva e il suo enorme patrimonio incontaminato». L’area parcheggio videosorvegliata «Porta della riserva», con il posto auto al costo di 8 euro al giorno, sarà attiva ogni giorno dalle ore 8 alle 19.30 con spola in navetta verso la prima spiaggia utile, a Punta Penna Grossa. Il lido sarà, invece, operativo dalle 9 alle 19.
È possibile godere del servizio lido (ogni postazione prevede due lettini ed un ombrellone) o sostare in una delle spiagge incontaminate della riserva, facendo attenzione alla cartellonistica presente sul posto. Nelle spiagge contrassegnate quali zona A vige il divieto di balneazione in ragione delle norme di tutela: queste sono limitate alla laguna della torre aragonese e alle ultime due calette che precedono la torre, muovendo da nord verso sud.
Le persone con disabilità possono fruire gratuitamente della pedana solarium (attraverso prenotazione postazioni h). Gli accompagnatori hanno diritto di prenotazione prioritaria delle postazioni lido a ridosso della pedana.
Nello stabilimento sono disponibili i servizi igienici e il punto ristoro presso il quale poter assaporare piatti freddi a base dei prodotti bio dell’area protetta, presidi Slow Food e il vino etico prodotto da Cantine Risveglio e l’impresa sociale Autnotaut impegnata per l’inserimento lavorativo delle persone nello spettro autistico.
È vietato accedere all’area protetta con mezzi a motore e strumenti di cattura, come i retini; disturbare la fauna piccola e grande dell’area protetta (catturare granchi e pesci per poi reimmetterli in mare, prima di lasciare la spiaggia, non è un gioco, è tortura); introdurre droni; ascoltare musica attraverso strumenti di diffusione; portare con sé il proprio cane, perché con la sua sola presenza e odore spaventerebbe la fauna che abita Torre Guaceto e qui trova l’unico luogo sicuro in cui poter prosperare, come il fratino, specie a rischio di estinzione che nidifica in spiaggia.